I rendimenti dei Treasury statunitensi sono aumentati lunedì grazie alle prese di profitto dopo il calo della scorsa settimana. Gli investitori attendono ora i dati sull'inflazione di giugno e le indicazioni della banca centrale statunitense per valutare le prossime mosse dei titoli di Stato.

I rendimenti, che si muovono inversamente ai prezzi, sono scesi venerdì dopo i dati sull'occupazione, molto seguiti, che hanno mostrato un indebolimento del mercato del lavoro statunitense, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse a settembre.

La pubblicazione giovedì dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) di giugno potrebbe infondere maggiore ottimismo tra gli investitori obbligazionari in merito ad un possibile passaggio della banca centrale ad una posizione meno restrittiva già a settembre, se il dato rientra nelle aspettative.

Nel frattempo, la testimonianza del Presidente della Fed Jerome Powell davanti al Senato martedì e alla Camera mercoledì potrebbe fornire agli investitori ulteriori indizi sulla probabile direzione dei tassi d'interesse, con alcuni che si aspettano che Powell assuma un tono relativamente dovish alla luce dei dati recenti e dopo il discorso della scorsa settimana in cui ha affermato che l'economia statunitense è tornata su un percorso disinflazionistico.

"Ci sono stati dati economici poco favorevoli, quindi penso che, anche se non sarà eccessivamente dovish, sarà più dovish che falco, a mio avviso, e poi vedremo cosa porterà l'IPC", ha detto Tony Farren, amministratore delegato di Mischler Financial Group.

Anche gli sviluppi delle elezioni presidenziali statunitensi potrebbero muovere il mercato dei titoli di Stato in futuro, dato che la pressione sul Presidente Joe Biden per ritirare la sua candidatura alla rielezione è sempre più forte.

I rendimenti dei Treasury a lungo termine sono aumentati dopo la performance traballante di Biden contro il rivale repubblicano Donald Trump nel primo dibattito televisivo presidenziale del mese scorso, in quanto gli investitori hanno previsto deficit fiscali più elevati e politiche inflazionistiche sotto una potenziale seconda presidenza Trump.

"La risposta degli investitori a un nuovo candidato dei Democratici è incerta e probabilmente condizionata dalla persona", hanno detto gli strateghi di BMO Capital Markets in una nota.

"Detto questo, come dimostrato dalla recente azione dei prezzi, un aumento della probabilità che Trump riconquisti la Casa Bianca è stato un fattore di rafforzamento dei Treasury, suggerendo che sarà vero il contrario nel caso in cui i Democratici presentino un altro candidato", hanno scritto.

La probabilità di un taglio dei tassi della Fed di 25 punti base a settembre si è attestata al 72,6% lunedì, con i trader di contratti futures legati al tasso di politica della Fed che scommettono su un totale di poco più di due tagli di 25 punti per tutto il 2024.

I rendimenti di riferimento a 10 anni erano al 4,282%, circa un punto in più rispetto a venerdì. I rendimenti a due anni, che sono più direttamente legati alle variazioni delle aspettative di politica monetaria, erano al 4,618%, in leggero aumento rispetto al 4,599% di venerdì.

La parte della curva dei rendimenti del Tesoro statunitense, molto osservata, che misura il divario tra i rendimenti a 10 e a 2 anni, considerata un indicatore delle aspettative economiche, era negativa a 33,6, un'inversione della curva leggermente più profonda rispetto a venerdì.