ROMA (MF-DJ)--Con l'estensione del green pass a tutti i lavoratori pubblici e privati il governo mette in sicurezza il paese tutelando salute ed economia. Ne sono convinti i ministri del governo Draghi che ribadiscono come la via dell'obbligo vaccinale non sia per ora percorribile, ma non è comunque da escludere.

"Il sindacato ci ha chiesto perchè non adottare l'obbligo vaccinale e noi abbiamo spiegato che, pur senza escluderlo, in questo momento preferiamo evitare una polarizzazione delle posizioni sul vaccino che sarebbe dannosa e controproducente", ha detto, in un'intervista a Repubblica, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando aggiungendo che "è il

momento di spingere tutti insieme affinchè la copertura vaccinale raggiunga i traguardi previsti. Il green pass consente una scelta ed evita una messa al bando di chi non si vaccina, un'esclusione che può creare un problema di marginalizzazione". Orlando ha poi escluso che i circa quattro milioni di lavoratori non ancora vaccinati siano tutti No Vax. "Anzi - ha spiegato - sono sicuro che questi siano una esigua minoranza. La maggior parte dei non vaccinati è composta da persone che nutrono dubbi e perplessitá, anche a causa di un dibattito pubblico e di

una comunicazione che ha avuto momenti di confusione e contraddittorietá". Quanto ai controlli, "ovviamente non posso escludere

che si verifichino problemi logistici o burocratici, nel caso li

affronteremo, ma come per tutte le misure anti-Covid abbiamo scelto la

strada con meno complicazioni", ha precisato.

Per il ministro della P.A., Renato Brunetta, il green pass "è un provvedimento universale, una enorme moral suasion su tutti coloro che non si sono ancora vaccinati" con l'obiettivo di "arrivare all'immunitá sociale. Il green pass ci porta a un passo dalla super-sicurezza, perchè in modo gentile induce a vaccinarsi". In un'intervista al Corriere della Sera, Brunetta ha spiegato che parallelamente all'estensione della certificazione verde a tutti i lavoratori pubblici e privati, "ci

sará una grande strategia di comunicazione e di convincimento degli

italiani, che serve a fare chiarezza contro le fake news e contro la

paura. Draghi vuole unire, non dividere. Vuole la coesione sociale. Con questo decreto la strategia è partita, come hanno chiesto in maniera pressante le Regioni. La grande novitá non è solo aver fatto un provvedimento molto serio, rigido, con sanzioni precise, ma aver messo in piedi un sistema di certificazione e una campagna di vaccinazione che non ha eguali nella storia del nostro Paese".

"Quando poi la gran parte dei lavoratori tornerá in presenza - ha detto ancora Brunetta -il Pil crescerá anche piú del 6% e riprenderanno a vivere le cittá, che ora sono vuote perchè parte del capitale umano è bloccato a casa". Non solo. "Con il green pass verrá risolto entro il 15 ottobre anche il tema smart working. Il pubblico impiego tornerá alla presenza come modalitá ordinaria di lavoro, ma nel frattempo si stanno finalmente definendo le regole del lavoro agile nei nuovi contratti, i cui rinnovi ho voluto sbloccare", ha concluso il ministro della P.A. precisando che "dopo il 15 ottobre si tornerá in presenza, con gradualitá. Prima chi lavora agli sportelli, poi chi sta dietro agli

sportelli, nel back office, e in parallelo le amministrazioni centrali e

periferiche. La novitá è che una volta che avremo predisposto le

condizioni per uno smart working vero, che partirá da gennaio, ogni

amministrazione potrá organizzarsi come crede, sulla base del contratto e

della volontá individuale dei lavoratori".

Secondo la ministra per gli affari regionali, Mariastella Gelmini, "il green pass serve per proteggere salute e economia, il governo non ha avuto nessuna difficoltá a vararlo, anche perchè in Consiglio dei ministri si vede una sola Lega. Stiamo andando avanti senza tentennamenti

perchè la posta in gioco è altissima e la pandemia non è finita.

Mettere in sicurezza il Paese, come facciamo anche con il decreto di oggi, significa proteggere salute ed economia. Il governo è nato per questo".

"Abbiamo esteso il pass ai lavori pubblici, ai privati e ai professionisti. Il privato non è meno importante del pubblico. Specie per noi liberali. Proteggiamo il lavoro, ovunque esso sia, per crearne di nuovo. Era una richiesta che veniva dalle imprese oltre che da Forza Italia: non potevamo fare discriminazioni. Non ci sono figli e figliastri. Quanto all'obbligo, io non avrei difficoltá a votarlo, se necessario. Ma possiamo evitarlo: il traguardo non è lontano", ha concluso la ministra.

Un plauso per la scelta del governo arriva anche da Confcommercio.

"Bene l'estensione della certificazione verde in ambito

lavorativo pubblico e privato e l'esclusione di costi a carico delle

imprese per i tamponi", ha affermato Confcommercio aggiungendo che è "una scelta che completa l'impegno organizzativo e di investimenti messo in campo dalle imprese per la tutela della salute di chi vi opera in ottemperanza ai protocolli sulla sicurezza rispetto alla pandemia Covid-19 e alle linee guida delle Regioni per le diverse attivitá economiche.

"In considerazione dell'entrata in vigore della misura a partire dal

prossimo 15 ottobre - ha osservato l'associazione- occorrerá una attenta programmazione delle vaccinazioni. Sulla scorta del testo definitivo del provvedimento, andranno comunque valutati gli aspetti organizzativi in materia di gestione dei controlli e le previsioni concernenti l'attivazione di contratti di sostituzione nelle imprese con meno di 15 dipendenti. L'auspicio è che possa essere rapidamente colmato il divario ancora esistente per raggiungere l'immunitá sociale necessaria per scongiurare nuove chiusure".

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MF-DJ NEWS

1711:00 set 2021

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September 17, 2021 05:02 ET (09:02 GMT)