ROMA (MF-DJ)--Nell'Aula di Montecitorio si è svolta la quarta votazione
dell'elezione del presidente della Repubblica e, con ogni probabilitá,
anche la seduta di oggi è destinata a chiudersi senza il nome di un nuovo
capo dello Stato.
Come è noto, la coalizione di centrodestra ha dato mandato ai suoi
grandi elettori di astenersi dal voto oggi in Aula. I senatori di Fratelli d'Italia, però, non hanno inizialmente seguito l'indicazione emersa dal vertice che si è tenuto questa mattina e non hanno risposto alla prima chiama, ma si sono astenuti solo alla seconda chiama. Secondo varie indiscrezioni, infatti, Giorgia Meloni avrebbe preferito che il
centrodestra, in occasione del quarto scrutinio di oggi, avesse optato per votare un proprio candidato, piuttosto che astenersi. "Io sono ottimista, sono fiducioso", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, conversando coi giornalisti alla Camera aggiungendo che la scelta dell'astensione "è per evitare scontri. Non voglio un candidato di
bandiera, vorrei una candidata buona, le prove di forza non mi
interessano, noi le proposte le abbiamo fatte, speriamo di arrivare a un
nome prima possibile". Sull'ipotesi di procedere a due votazioni al
giorno, "noi chiediamo di accelerare", ha detto ancora il leader del
Carroccio precisando che oggi avrá dei "contatti" col centrosinistra.
Sempre oggi, alle 19h00, è in programma una nuova riunione di
centrodestra.
La coalizione di centrosinistra formata da Pd, M5S e Leu ha invece
scelto di votare scheda bianca anche oggi. Enrico Letta, Giuseppe Conte e
Roberto Speranza si sono visti questa mattina alla Camera per fare il
punto della situazione. "Il centro destra non si misura, non si espone,
vediamo", ha detto il presidente dei 5S in Transatlantico
alla Camera, a proposito dell'atteggiamento del centrodestra. Conte ha poi garantito di essere disponibile anche subito ad un incontro con la
coalizione di centrodestra. "Noi abbiamo dichiarato la nostra
disponibilitá la confermiamo e rimane immediata", ha precisato Conte al
termine del vertice di Pd M5s e Leu. Bocca cucita, invece, per Letta che
ha lasciato Montecitorio senza rilasciare alcuna dichiarazione.
Il confronto tra le coalizioni oggi si sta concentrando su quattro nomi: Mario Draghi, Pier Ferdinando Casini, la direttrice del Dis, Elisabetta Belloni, e il giurista Sabino Cassese. Sul nome di Belloni sono arrivati giudizi positivi da parte dei dem e di Fratelli d'Italia. Piú cauto il M5s. "Si tratta di un profilo alto ma non giochiamo a bruciare nomi e, soprattutto, non spacchiamo la maggioranza di Governo", ha detto in Transatlantico alla Camera, il ministro degli Esteri, Luigi
Di Maio. Tuttavia, la partita si prospetta assai lunga visto che le forze
politiche non sembrano ancora aver trovato la quadra e c'è chi, come il
leader di Italia Viva, Matteo Renzi, giudica "irresponsabile" il
comportamento del centrodestra. La posizione del centrodestra è "contro
ogni tipo di logica, sono sorpreso, sono amareggiato: era la prova di
maturitá del centrodestra e questi qua si sono giustificati", ha detto il
leader di IV conversando alla Camera coi giornalisti. "Non possono non
partecipare al voto - ha aggiunto -; non ritirano la scheda, è una cosa
che non si fa", ha aggiunto Renzi sottolineando che "è il Presidente
della Repubblica, è il capo della Forze armate, il garante dell'unitá
nazionale, il responsabile della Costituzione. Era l'occasione per il
centrodestra di mostrare cultura istituzionale e alle prime tre votazioni
fanno scheda bianca e ora non ritirano la scheda, fatico a trovare le
parole per esprimere il mio sconcerto". Non si è fatta attendere la
replica di Salvini. "Renzi faccia una proposta, noi almeno le abbiamo
fatte negli ultimi giorni. Da sinistra non è arrivata manco una proposta,
facciano una proposta", ha detto il leader della Lega.
Intanto cresce il pressing dei presidenti di Regione e degli altri
delegati regionali affinchè si chiuda presto la partita. "Il tempo è
ormai quello che detta la strada e abbiamo bisogno di trovare una sintesi. Mi auguro che si chiuda entro domani, altrimenti diventa stucchevole perì il paese che ha tanti problemi come il caro-bollette e la pandemia", ha detto il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ai microfoni di Rainews24. "Io ritengo che il tempo delle conte sia finito, oggi dobbiamo trovare un nome su cui converga un numero alto di grandi elettori. Mi auguro si chiuda oggi", ha concluso.
alu
(END) Dow Jones Newswires
January 27, 2022 09:01 ET (14:01 GMT)