ROMA (MF-DJ)--Sono 67 le aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani. Sogin, la societa' pubblica che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari e e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti nucleari, ha infatti pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi), il progetto preliminare e tutti i documenti correlati alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, che permetterá di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attivitá.
La pubblicazione è avvenuta con il nulla osta del Ministero dello
Sviluppo Economico e del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare. Si tratta di un lavoro coordinato congiuntamente
dai due ministeri, atteso da molti anni, che testimonia la forte
assunzione di responsabilitá da parte del governo su un tema, quello
della gestione dei rifiuti radioattivi, che comporta anche per il Paese
una procedura di infrazione europea: attualmente i rifiuti radioattivi
sono stoccati in una ventina di siti provvisori, che non sono idonei ai
fini dello smaltimento definitivo.
La pubblicazione della Cnapi, con l'elenco dei 67 luoghi potenzialmente
idonei (che non sono tutti equivalenti tra di essi ma presentano
differenti gradi di prioritá a seconda delle caratteristiche), di fatto
dá l'avvio alla fase di consultazione dei documenti per la durata di due
mesi, all'esito della quale si terrá, nell'arco dei 4 mesi successivi, il
seminario nazionale. Sará questo l'avvio del dibattito pubblico vero e
proprio che vedrá la partecipazione di enti locali, associazioni di
categoria, sindacati, universitá ed enti di ricerca, durante il quale
saranno approfonditi tutti gli aspetti, inclusi i possibili benefici
economici e di sviluppo territoriale connessi alla realizzazione delle
opere. nazionale rifiuti
Le 67 aree idonee si trovano in sette Regioni: si tratta di Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia.
In base alle osservazioni e alla discussione nel Seminario Nazionale,
Sogin aggiornerá la Cnapi, che verrá nuovamente sottoposta ai pareri del
Ministero dello Sviluppo Economico, dell'ente di controllo Isin, del
Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In base a questi pareri,
il Ministero dello Sviluppo Economico convaliderá la versione definitiva
della Carta, ovvero la Cnai, la Carta Nazionale delle Aree Idonee. La Cnai sará il risultato dell'aggiornamento della Cnapi sulla base dei
contributi emersi durante la consultazione pubblica. Sará una procedura
fortemente partecipata e trasparente, condotta coinvolgendo gli
amministratori e i cittadini tutti, e al termine della quale potranno
pervenire le candidature dei comuni.
Il deposito nazionale e il parco tecnologico saranno costruiti in
un'area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al deposito e 40 al
Parco. Il deposito avrá una struttura a matrioska. Nel dettaglio,
all'interno di 90 costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle,
verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli,
che racchiuderanno a loro volta i contenitori metallici con all'interno i
rifiuti radioattivi giá condizionati.
In totale circa 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media attivitá:
si tratta dei rifiuti provenienti dal mondo civile e in special modo da
quello medico e ospedaliero, dalle sostanze radioattive usate per la
diagnosi clinica, per le terapie anti tumorali, ad esempio, da tutte
quelle attivitá di medicina nucleare che costituiscono ormai il nostro
quotidiano. Le aree interessate dalla Cnapi sono il risultato di un
complesso processo di selezione su scala nazionale svolto da Sogin in
conformitá ai criteri di localizzazione stabiliti dall'Isin, che ha
permesso di scartare le aree che non soddisfacevano determinati requisiti
di sicurezza per la tutela dell'uomo e dell'ambiente. Ai criteri di
esclusione sono seguiti quelli di approfondimento, attraverso indagini e
valutazioni specifiche sulle aree risultate non escluse.
liv
(END) Dow Jones Newswires
January 05, 2021 05:01 ET (10:01 GMT)