LOSANNA (awp/ats) - Il Ministero pubblico vodese ha condannato gli autori di commenti omofobi e razzisti pubblicati su una piattaforma online. Una giornalista di "24 Heures", direttamente coinvolta per un suo articolo, e diverse organizzazioni per la difesa delle minoranze di genere avevano presentato una denuncia nel 2022. La ciber-criminalità è una delle priorità del nuovo procuratore generale.

A tre autori, che scrivevano sotto pseudonimo sul sito online "La Hallebarde", sono state inflitte rispettivamente pene di 45, 90 e 120 aliquote giornaliere. Se per i primi due la condanna è sospesa con la condizionale, per il terzo - corresponsabile del sito - la pena è da scontare. Quest'ultimo ha dato prova di una "totale mancanza di rimorso", ha indicato un procuratore del Ministero pubblico nel suo decreto d'accusa.

Per questo terzo imputato, il procedimento non è stato "l'inizio di una presa di coscienza", ha aggiunto il magistrato. L'autore ha affermato che i suoi commenti erano "divertenti e simpatici" e che la sua ambizione era quella di creare un media satirico di destra. Dall'inizio del 2022 al febbraio 2023, ha avuto un ruolo centrale nello scrivere, convalidare, pubblicare e promuovere contenuti controversi.

Commenti umilianti

Secondo il Ministero pubblico vodese, siamo di fronte a un caso ben lontano dalla libertà di espressione. Il procuratore ha elencato una ventina di articoli incriminati. "I discorsi di odio, i commenti umilianti e ostili e il vocabolario peggiorativo vanno ben oltre ciò che può essere tollerato", ha precisato. E il testo che prende di mira la giornalista contiene "commenti oggettivamente offensivi", che sono "inaccettabili".

L'obiettivo era "chiaramente quello di denigrare e sminuire i membri della comunità omosessuale e le persone di colore". I tre imputati sono stati condannati principalmente per diffamazione, discriminazione e incitamento all'odio.

Una priorità

La ciber-criminalità - insieme alla violenza domestica e alla criminalità economica - è una delle priorità del nuovo procuratore generale del Cantone di Vaud, Eric Kaltenrieder, che è entrato in carica all'inizio del 2023.

Proprio in questi tre ambiti, sono stati recentemente creati dei centri di competenza all'interno del Ministero pubblico vodese.