Lo si legge in un documento del gigante dei chip Usa.

L'anno scorso l'azienda aveva convinto il Tribunale dell'Unione europea a annullare la multa comminata dalla Commissione europea nel 2009 per aver concesso sconti a quattro produttori di computer affinché acquistassero la maggior parte dei chip da Intel anziché dalla rivale Advanced Micro Devices.

"La decisione del Tribunale del gennaio 2022 non ha annullato la constatazione della Commissione europea del 2009 secondo cui Intel avrebbe effettuato pagamenti per impedire la vendita di specifici prodotti concorrenti e nel gennaio 2023 la Commissione europea ha riaperto il procedimento amministrativo per determinare un'ammenda nei confronti di Intel sulla base di tale presunta condotta" spiega l'azienda in una nota datata 26 gennaio.

"Data la situazione procedurale e la natura di questo procedimento, non siamo in grado di fare una stima ragionevole della perdita potenziale o dell'eventuale gamma di perdite che potrebbero derivare da questa vicenda", ha aggiunto.

La violazione delle norme antitrust dell'Ue possono comportare multe per le aziende fino al 10% dei loro ricavi globali.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Alessia Pé)