Le severe restrizioni alle frontiere nello Stato dell'Australia Occidentale, ricco di minerali, sono state revocate nel marzo di quest'anno, ma l'aumento dei casi di COVID-19 nel Paese, dovuto alle varianti di Omicron, ha portato ad un aumento dell'assenteismo, lasciando le aziende in difficoltà nel trovare lavoratori nelle miniere e nel formare gli autisti.

Ecco una panoramica di ciò che i minatori hanno segnalato:

GRUPPO BHP

Il minatore globale ha avvertito che il mercato del lavoro rigido, gli ostacoli alla catena di approvvigionamento e le pressioni inflazionistiche continueranno fino all'anno fiscale 2023, e ha riportato una produzione di minerale di ferro nel quarto trimestre che ha mancato le stime.

RIO TINTO

Il gigante minerario anglo-australiano ha avvertito che le carenze di manodopera legate alla pandemia in Australia Occidentale e l'aumento dell'inflazione avrebbero colpito i suoi guadagni sottostanti nel secondo semestre.

CARBONE WHITEHAVEN

Il minatore di carbone ha sottolineato che la carenza generale di manodopera "rimane una sfida chiave" per le sue attività, anche se ha registrato un aumento della produzione nel quarto trimestre e ha previsto un utile di base record per il prossimo anno.

YANCOAL AUSTRALIA

Il minatore di carbone ha tagliato le sue previsioni di produzione per il 2022, segnalando un colpo a causa delle inondazioni nel Nuovo Galles del Sud e della carenza di manodopera causata dalla pandemia.

ALLKEM

Il minatore di litio prevede una minore produzione di minerale nell'anno fiscale 2023 a causa di una carenza di manodopera qualificata nell'Australia Occidentale, anche se i prezzi del metallo dovrebbero essere più alti nel trimestre in corso.

SUD32

Il minatore diversificato ha dichiarato che le condizioni meteorologiche avverse e le interruzioni di lavoro dovute alla pandemia hanno avuto un impatto sulla sua produzione trimestrale di carbone totale.