La spesa pubblicitaria politica degli Stati Uniti probabilmente aumenterà di quasi un terzo nel 2024 rispetto all'anno delle precedenti elezioni presidenziali americane, con i media televisivi che faranno di nuovo la parte del leone, secondo un rapporto della società di ricerca Insider Intelligence.

Si prevede che la cifra aumenterà di circa il 30% dal 2020 a 12,32 miliardi di dollari quest'anno, secondo il rapporto. La spesa pubblicitaria sui media tradizionali, la maggior parte dei quali è rappresentata dalla TV, aumenterà del 7,9% e rappresenterà il 71,9% di tutta la spesa.

Questa sarebbe una notizia gradita per le principali reti di notizie come Fox News, CNN di proprietà di Warner Bros Discovery e MSNBC di Comcast, che negli ultimi trimestri hanno dovuto fare i conti con una spesa pubblicitaria ridotta.

Cinque candidati repubblicani sono in lizza per diventare il candidato presidenziale del loro partito per le elezioni del 2024, mentre il Presidente Joe Biden è il presunto candidato democratico.

Le piattaforme digitali, che storicamente hanno attirato solo una piccola parte dei dollari degli annunci politici, dovrebbero registrare un'impennata del 156% dal 2020, con Meta Platforms e Google che dovrebbero entrambi registrare una forte crescita.

Sebbene la spesa pubblicitaria politica sia un piccolo contributo alle entrate pubblicitarie totali di Google, si prevede che sarà più che triplicata, raggiungendo i 553,2 milioni di dollari, grazie al fatto che un maggior numero di marketer si rivolge alla sua piattaforma YouTube.

"Le campagne e i gruppi di difesa dei temi stanno spostando una spesa maggiore verso i canali digitali, in linea con i cambiamenti più ampi dei contorni del mercato pubblicitario", ha dichiarato Peter Newman, direttore delle previsioni di Insider Intelligence.

Anche le piattaforme di social media di Meta, soprattutto Facebook, dovrebbero ricevere una spinta. TikTok, il principale rivale di Meta, non consente annunci politici sulla piattaforma.

Insider Intelligence ha affermato che le piattaforme di media digitali, tuttavia, possono anche diventare focolai di disinformazione durante la stagione elettorale, e i "deepfakes" saranno una preoccupazione quest'anno.

Questi rischi significheranno che i marchi dovranno essere "estremamente cauti" nell'esposizione a tali contenuti, ha affermato Paul Verna, vicepresidente dei contenuti di Insider Intelligence.

"Questa tempesta perfetta di fattori di rischio renderà il 2024 un anno particolarmente impegnativo per i brand marketer".