RIAD (Arabia Saudita) (awp/ats/ans/afp) - L'Arabia Saudita ha trasferito una seconda quota del 4% delle azioni del gigante petrolifero Aramco, del valore di decine di miliardi di dollari, sotto il controllo del fondo sovrano del paese. Lo annunciano i media statali.

La mossa, parte di una campagna per aprire l'economia del regno ricco di petrolio, segue un trasferimento lo scorso anno del 4% delle azioni Aramco, stimato all'epoca in un valore di 80 miliardi di dollari (circa 74 miliardi di franchi al cambio attuale). Lo Stato "rimarrà il maggiore azionista di Saudi Aramco dopo il trasferimento, con la proprietà totale del (90,18%) delle azioni della società".

Le autorità saudite non hanno indicato il valore delle ultime azioni trasferite dal più grande esportatore mondiale di petrolio alla Sanabil Investments, una società controllata dal Fondo per gli investimenti pubblici (Pif) guidata dal principe ereditario Mohammed bin Salman.

Secondo l'agenzia di stampa saudita, il principe, sovrano de facto dell'Arabia Saudita, ha annunciato la mossa come parte di una spinta "per dare impulso e diversificare l'economia nazionale ed espandere le opportunità di investimento".

Le azioni del gigante petrolifero per lo più di proprietà statale trasferite lo scorso anno sono andate direttamente al Pif, uno dei più grandi fondi sovrani del mondo con oltre 620 miliardi di dollari di attività.

Il principe Mohammed ha affermato che l'ultimo trasferimento "rafforzerà la solida posizione finanziaria del Pif". Ha anche sottolineato che lo Stato "rimarrà il maggiore azionista di Saudi Aramco dopo il trasferimento, mantenendo il 90,18% delle azioni della società.