MILANO (Reuters) - Generali è ben posizionata per raggiungere i target fissati per il 2021 dopo aver registrato un utile operativo record nel 2020, per la seconda volta di fila, nonostante gli impatti dell'emergenza Covid.

L'utile operativo si è attestato a 5,21 miliardi, in crescita dello 0,3% sul 2019, dopo un impatto di 123 milioni legato al Covid. Il dato è leggermente superiore alle attese degli analisti di 5,148 miliardi, secondo un consensus raccolto dalla compagnia.

In calo invece l'utile netto a 1,744 miliardi di euro (-34,7%) dopo svalutazioni di asset per 287 milioni legate alla volatilità di mercato innescata dal Covid e altre voci straordinarie relative a un'operazione di liability management (332 milioni) e al contributo straordinario al fondo internazionale per il Covid, dice una nota.

A Piazza Affari il titolo sale del 2% circa.

Nell'ultima settimana Generali è tornata sotto i riflettori dopo che Francesco Gaetano Caltagirone, secondo azionista della compagnia, ha acquistato l'1% di Mediobanca, primo azionista triestino, replicando uno schema già seguito da Leonardo Del Vecchio. Secondo quanto riferito da fonti Caltagirone e Del Vecchio sono stati in disaccordo rispetto ad alcune scelte strategiche fatte dal Ceo Philippe Donnet, il cui mandato scade il prossimo anno.

A una domanda sul tema Donnet ha osservato, in un press briefing, che si sente ogni giorno "sotto esame" del mercato e che non era scontato ottenere risultati "eccellenti" nel 2020 nello scenario eccezionale della pandemia. "Sto giocando il campionato del successo del piano 2021. Sono al 100% focalizzato su questo. Siamo ben posizionati per chiudere bene l'anno".

Donnet ha aggiunto che sta già lavorando a un nuovo piano ma ancora non è stata fissata una data per la sua presentazione.

Dal punto di vista patrimoniale, la Solvency Ratio è stabile al 224% a fine dicembre ed è salita al 228% a fine febbraio, come riferito dal Cfo Cristiano Borean.

Il Cda di Generali ha deliberato il pagamento di un dividendo totale di 1,47 euro per azione: una prima tranche, sui risultati 2020, di 1,01 euro verrà pagata a maggio, mentre una seconda tranche, che era stata rinviata lo scorso anno dopo una richiesta di Ivass, di 0,46 euro verrà pagata a ottobre "soggetta alla verifica da parte del Cda dell'insussistenza di disposizioni o raccomandazioni di vigilanza ostative".

I premi lordi si sono attestati a 70,7 miliardi (+0,5%) con una crescita dello 0,8% nel Vita e dello 0,1% nei Danni. Il combined ratio dei Danni è all'89,1% in netto miglioramento dal 92,6% del 2019.

(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Sabina Suzzi)