E' quanto emerge dai risultati dello stress test condotto dall'autority europea sulle assicurazioni Eiopa, in collaborazione con le autorità nazionali di vigilanza, su 44 assicuratori europei.

Per l'Italia hanno partecipato all'esercizio i quattro gruppi coinvolti nei test del 2018, e che rappresentano più dell'80% del mercato italiano - Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita e il gruppo Unipol - più altre otto compagnie con attivi di oltre 2 miliardi di euro.

"I risultati dell'esercizio per il complesso dei 12 assicuratori italiani sono in linea con quelli del campione europeo e indicano che il mercato italiano rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente severi", si legge in una nota dell'Ivass.

"In particolare, senza l'attivazione di reactive management actions (RMA), l'indice di solvibilità italiano aggregato diminuirebbe di 127 punti percentuali, passando dal 228% al 101%", aggiunge.

Con l'utilizzo dell'RMA il Solvency medio passa dal 228% al 116%.

Nessuna delle compagnie del campione italiano ha registrato un rapporto attività/passività inferiore al 100%, né in base all'approccio 'fixed balance sheet", né in base al 'constrained balance sheet', specifica inoltre l'Ivass.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)