Avalo Therapeutics, Inc. Nomina Stephen Smolinski come direttore commerciale
11 gennaio 2022 alle 01:58
Condividi
Avalo Therapeutics, Inc. ha annunciato la nomina di Stephen Smolinski a Chief Commercial Officer, a partire dal 3 gennaio 2022. In qualità di Chief Commercial Officer, Smolinski guiderà il team commerciale di Avalo, comprese le iniziative di preparazione al lancio, e svolgerà un ruolo chiave nello sviluppo e nell'esecuzione della strategia di commercializzazione dell'azienda. Prima di entrare a far parte di Avalo, Smolinski è stato responsabile globale dell'area terapeutica di immunologia presso Swedish Orphan Biovitrum AB (Sobi). In precedenza, Smolinski è stato Chief Commercial Officer di Selecta Biosciences, dove ha guidato gli sforzi commerciali relativi a SEL-212 per la gotta cronica refrattaria. È stato coinvolto in molteplici accordi di sviluppo commerciale per la terapia genica che hanno portato a collaborazioni e accordi di licenza con AskBio e Sarepta. Smolinski è stato vicepresidente e responsabile della Sanofi/Genzymes North American Rheumatology Business Unit, dove ha guidato lo sviluppo dei piani di commercializzazione dell'azienda per il farmaco per l'artrite reumatoide KEVZARA®.
Avalo Therapeutics, Inc. è un'azienda biotecnologica in fase clinica, focalizzata sul trattamento della disregolazione immunitaria. L'attività principale dell'azienda è AVTX-009, un mAb anti-IL-1?, mirato alle malattie infiammatorie. La sua pipeline comprende anche quisovalimab (AVTX-002) (anticorpo monoclonale (mAb) anti-LIGHT) e AVTX-008 (proteina di fusione agonista BTLA). AVTX-009 è un anticorpo monoclonale umanizzato (IgG4) che si lega all'interleuchina-1? (IL-1?) con elevata affinità e ne neutralizza l'attività. L'IL-1? è un fattore centrale del processo infiammatorio. Quisovalimab mostra una riduzione di Lymphotoxin-like, presenta un'espressione inducibile e compete con la glicoproteina D di HSV per i livelli di Herpesvirus Entry Mediator (HVEM), un recettore espresso dai linfociti T (LUCE), oltre a un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole, in tutte le indicazioni studiate, tra cui la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) COVID-19, la malattia di Crohn e l'asma non eosinofila (NEA).