La Banca Monte dei Paschi in Italia è un "problema enorme", ha detto domenica il capo del partito di destra della Lega, esprimendo preoccupazioni su una potenziale vendita della banca toscana alla più grande rivale UniCredit.

Dopo aver preso il controllo del Monte dei Paschi (MPS) nel 2017 dopo un salvataggio da 5,4 miliardi di euro (6,3 miliardi di dollari), il Tesoro italiano si è impegnato a restituire la più antica banca del mondo in mani private entro la metà del 2022, con Roma che ora cerca di mediare una fusione con UniCredit.

"La soluzione potrebbe essere una fusione, ma non una svendita a UniCredit", ha detto Matteo Salvini della Lega ai giornalisti a margine di una conferenza annuale d'affari a Cernobbio sul lago di Como.

Il Tesoro dovrebbe prendere tempo e spingere per un tie-up con le banche italiane che sono focalizzate sul prestito alle piccole e medie imprese invece di affrettarsi a venderlo a UniCredit, ha detto Salvini.

"MPS e altre banche locali potrebbero creare un terzo gruppo bancario", ha detto Salvini, alludendo a un potenziale tie-up con Banca Carige e altri prestatori regionali nel sud Italia.

Il leader del partito della Lega, che fa parte della coalizione di governo, ha detto che un tie-up tra UniCredit e MPS potrebbe innescare 7.000 tagli di posti di lavoro e la chiusura di 300 filiali.

MPS il mese scorso ha pubblicato risultati del secondo trimestre migliori del previsto, ma ha detto che ha ancora intenzione di raccogliere 2,5 miliardi di euro in contanti il prossimo anno, se non riuscisse ad assicurarsi un acquirente.

Salvini ha detto che avrebbe senso per il Tesoro iniettare ulteriori fondi in MPS se fosse necessario rimettere la banca sul mercato nel medio termine.

La città natale della banca, Siena, come il resto della regione centrale della Toscana, è un tradizionale bastione del partito di centro-sinistra PD, che è stato spesso criticato per aver contribuito ai problemi dell'istituto di credito toscano.

Salvini ha ripetuto le sue precedenti dure critiche al PD e ha detto che il partito dovrebbe assumersi la responsabilità dei guai dell'istituto di credito. (Servizio di Francesca Landini, correzione di David Goodman)