MILANO (MF-DJ)--Mediocredito Centrale (Mcc) è in campo per l'acquisto di un pacchetto di filiali di B.Mps presenti nel Sud Italia nel quadro dell'integrazione tra la banca senese e Unicredit, ma non per il marchio.

E' quanto ribadiscono fonti vicine al dossier dopo le indiscrezioni stampa odierne, aggiungendo che il numero di sportelli è ancora indicativo ma si aggira sui 120-130 sportelli e non supera i 150. Le filiali sono situate nelle regioni del Mezzogiorno, principalmente in Puglia e Sicilia e in misura minore in Campania e Calabria.

L'acquisto del brand invece non rientrerebbe nella mission di Mcc, ovvero favorire la razionalizzazione del sistema creditizio del Sud Italia.

Le stesse fonti confermano che non rientra nei piani della banca pubblica l'acquisto di Mps Capital services del Consorzio operativo e delle altre controllate di Rocca Salimbeni.

Il 24 settembre scorso Bernardo Mattarella, a.d. di Mediocredito Centrale - interpellato nel corso dell'Npl Meeting di Banca Ifis sul tema - aveva confermato che Mcc "si trova ancora in data room per" valutare "una porzione di sportelli bancari" di B.Mps, senza aggiungere altro.

In base alle ultimi operazioni disponibili Mcc nel semestre chiuso al 30 giugno presenta una perdita netta di pertinenza del gruppo di 48 milioni, derivante prevalentemente dalla perdita di periodo della Banca Popolare di Bari, pari a 101 milioni, parzialmente compensata dall'utile semestrale di Mcc, pari a 40,5 milioni (rispetto a 15,7 milioni del primo semestre 2020).

Il Cet 1, Tier 1 ratio si attesta a 14,6% (13% al 31 dicembre 2020); il Total capital ratio al 14,9% (13,6% al 31 dicembre 2020); mentre il totale attivo ammonta a 15.341 milioni (14.828 milioni al 31 dicembre 2020).

Il margine di interesse è pari a 110 milioni, che include, per effetto della crescita del portafoglio creditizio, il contributo della partecipazione al programma Tltro III di tutte le banche del gruppo, con un beneficio pari a 11,9 milioni; le commissioni nette sono pari a 118 milioni e riflettono la straordinaria operativitá del Fondo di Garanzia per le Pmi, gestito dalla Capogruppo, che ha registrato nel periodo - anche per effetto delle misure straordinarie introdotte a seguito dell'emanazione delle misure di sostegno connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19 - una significativa crescita, in termini di importo finanziato e garantito, con oltre 668.000 operazioni ammesse, per un volume di finanziamenti a circa 56 miliardi (di cui 11,8 miliardi al Mezzogiorno).

Tornando alla trattativa tra il Mef e Unicredit per la cessione di B.Mps, le negoziazioni si avviano verso l'ultimo miglio. L'ultimo scoglio politico sono i ballottaggi previsti per il 17-18 ottobre. Non si tratta di un vero e proprio scoglio, come poteva essere quello delle elezioni suplletive a Siena; semplicemente da Roma si muovono con cautela. Dopo quella data il dialogo potrebbe subire un'ulteriore accelerata.

La parte principale della due diligence (su sportelli e controllate) può dirsi conclusa e la trattativa sembra incardinata verso un esito positivo entro la fine dell'anno, a detta di alcuni osservatori e anche di alcuni addetti ai lavori. Unicredit di recente ha anticipato la presentazione dei risultati trimestrali. La data di illustrazione del Piano industriale non è ancora nota ma l'appuntamento è atteso nel quarto trimestre.

cce

(END) Dow Jones Newswires

October 08, 2021 12:04 ET (16:04 GMT)