MILANO (MF-DJ)--Trimestrali positive e tassi in aumento sono la combinazione che spinge Equita Sim a confermare la valutazione positiva sulle banche italiane.

"Ribadiamo la nostra visione costruttiva, con la recente performance che non sconta pienamente l'incremento delle aspettative di rialzo dei tassi", spiegano gli analisti.

Per Equita i risultati del primo trimestre 2022 "sono stati complessivamente positivi, con la maggior parte delle banche che ha battuto le stime". Il trimestre ha inoltre confermato le indicazioni positive sul fronte del capitale e della qualita' dell'attivo, "con diverse banche che potranno contare su consistenti buffer di accantonamenti effettuati durante la pandemia".

Il trimestre non ha pero' ancora mostrato particolari elementi di discontinuità sul fronte dei tassi di interesse, il cui incremento - se non combinato a una recessione economica - costituisce per Equita il principale booster di rialzo sulle sue stime e su quelle di mercato.

Gli analisti incorporano nelle attese aumenti dei tassi di 80-90 punti base entro la fine del 2023. Un'ulteriore stretta di 35 pb implicherebbe un incremento delle stime di Eps 2023 in media del 15%, a parita' di altre condizioni.

Dalla fine del primo trimestre 2022, il settore ha performato positivamente (+5%), non scontando però pienamente il beneficio implicito legato alla variazione delle aspettative di rialzo dei tassi, nota Equita, che mantiene "una visione complessivamente positiva sul settore".

In conclusione, secondo gli esperti, le banche italiane si apprestano ad affrontare uno scenario maggiormente complesso "in una buona posizione sia in termini di capitale sia di qualitá degli attivi e, a differenza del passato, il contesto dei tassi di interesse potrebbe finalmente essere di supporto e non ancora adeguatamente scontato dai recenti movimenti di mercato. Inoltre, le banche sono nella condizione di adottare un approccio proattivo per far fronte a un deterioramento macro, potendo contare anche sullo stock esistente di accantonamenti per perdite su crediti non rilasciati nell'ultimo anno. Tra i titoli blue chip, confermiamo il nostro buy su Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, mentre Credem è il nostro nome preferito tra le mid-cap", conclude Equita.

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May 27, 2022 05:02 ET (09:02 GMT)