MILANO (MF-DJ)--Stasi sull'azionario (Ftse Mib -0,12%) prima della Fed, chiamata alle 19h00 a rendere nota la decisione di politica monetaria.

Le Borse europee, che finora hanno vissuto una settimana all'insegna dei guadagni, in recupero dopo i tonfi della scorsa ottava legati alle turbolenze nel settore bancario con i casi di Svb, Signature Bank, First Republic Bank e in Europa Credit Suisse, viaggiano sulla paritá in attesa dell'appuntamento di oggi con la banca centrale Usa. Milano segna a fine giornata un -0,29%.

Il compito della Fed, del resto, è particolarmente arduo. Se fino a qualche settimana fa l'ipotesi a cui il mercato attribuiva maggiori chance era quella di un rialzo dei tassi da 50 punti base, ora lo scenario a cui gli operatori assegnano piú elevata probabilitá è quello di un aumento da 25 pb. Non è esclusa neppure una pausa da parte della Fed.

"Alzare o non alzare, questo è il problema che oggi domina il sentiment

di rischio", parafrasa Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets.

"La Fed si trova di fronte a una decisione difficile. Solo un paio di

settimane fa, il presidente Powell sembrava preparare il terreno per un

aumento dei tassi di 50 punti base, in risposta ai timori sulle

prospettive dell'inflazione. Tuttavia, a causa della crisi del settore

bancario, molti investitori si aspettano che questa settimana la Fed

mantenga i tassi fermi, per evitare di infliggere ulteriore stress ai

mercati", commenta Luke Bartholomew, economista senior di Abrdn.

"Nel complesso, riteniamo che la Fed effettuerá un rialzo di 25 pb,

segnalando però di essere pronta a sostenere il sistema bancario se

necessario. La Fed rimane molto preoccupata per le prospettive

inflazionistiche e cercherá quindi di sottolineare che è in grado di

contenere i rischi per la stabilitá finanziaria con una serie di

strumenti e di combattere l'inflazione anche con un'altra serie di

misure", aggiunge l'esperto.

"Riteniamo, tuttavia, che la Fed sia molto piú vicina a una riduzione

dei tassi di quanto essa stessa pensi e la volatilitá del mercato

rafforza la nostra opinione sulla possibilitá che, in ultima analisi, il

recente inasprimento della Fed possa spingere l'economia statunitense

verso una recessione nel corso dell'anno", conclude l'economista

Anche secondo gli esperti di Bbva Research la Fed manterrà il suo proposito di ridurre l'inflazione con un rialzo di 25 pb, ma segnalerà una maggiore incertezza sulle decisioni future. All'inizio del mese, il presidente Powell ha suggerito, durante la sua testimonianza semestrale davanti al Congresso, che il Fomc avrebbe discusso se aumentare il tasso sui Fed funds di 25 o 50 punti base. Il dilemma per la Fed è cambiato in seguito alle più ampie preoccupazioni per la stabilità finanziaria innescate dalle ricadute della Silicon Valley Bank (SVB) e della Signature Bank, che hanno generato una forte incertezza sulla prossima mossa della Fed.

"Riteniamo più probabile un rialzo di 25 pb. Un rialzo più consistente di 50 pb al momento è probabilmente da escludere, dato che le recenti oscillazioni dei mercati finanziari hanno complessivamente inasprito le condizioni finanziarie".Alcuni pensano che la Fed non alzerà i tassi domani. "A nostro avviso, è più probabile che la Fed sia diventata più cauta (cioè un po' meno falco) durante il periodo di blackout".

fus

marco.fusi@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

March 22, 2023 13:01 ET (17:01 GMT)