Si prevede che Wall Street aprirà in modo sostanzialmente piatto martedì, mentre i mercati azionari europei oscillano leggermente a mezzogiorno in attesa delle dichiarazioni di alcuni banchieri centrali, tra cui il Presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell. I futures sugli indici di New York mostrano un'apertura di Wall Street in calo dello 0,07% per il Dow Jones, ma in aumento dello 0,07% per lo Standard & Poor's 500 e dello 0,28% per il Nasdaq. A Parigi, il CAC 40 ha guadagnato lo 0,1% a 7.144,24 alle 12:35 GMT circa. A Francoforte, invece, il Dax è sceso dello 0,07%. A Londra, il FTSE è avanzato dello 0,55%, grazie soprattutto alle risorse di base (+1,25%), la migliore performance settoriale in Europa.

L'indice paneuropeo FTSEurofirst 300 ha guadagnato lo 0,25%, l'Eurozona EuroStoxx 50 lo 0,12% e lo Stoxx 600 lo 0,24%.

Dopo la pubblicazione dei dati mensili sulla creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti, che sono stati molto migliori del previsto e hanno messo in discussione lo scenario difeso dai mercati di un atterraggio morbido per l'economia e di una tregua nell'aumento del costo del credito, gli investitori attendono ulteriori reazioni da parte dei banchieri centrali sul percorso dei tassi di interesse.

"La Fed deve prima vedere l'inizio di una tregua sia nel mercato del lavoro che nell'inflazione, prima di poter giustificare un cambiamento di strategia sui tassi", spiega Russ Mould, direttore investimenti di AJ Bell.

Jerome Powell parlerà alle 17.40 GMT ad un evento organizzato dall'Economic Club di Washington, mentre le dichiarazioni di tre funzionari della Banca d'Inghilterra (BoE), tra cui il suo capo economista Huw Pill, e dei membri della Banca Centrale Europea (BCE), tra cui Isabel Schnabel, sono previste separatamente nel corso della giornata.

In occasione di un evento organizzato da diversi media tedeschi, il Governatore della Banque de France, François Villeroy de Galhau, che è anche membro della BCE, ha affermato martedì che non è necessario scegliere tra la lotta all'inflazione e il rischio di recessione.

L'ultimo sondaggio della BCE, pubblicato martedì, mostra che le aspettative di inflazione dei consumatori nell'Eurozona sono state riviste leggermente al rialzo a dicembre, segno che i timori di inflazione stanno faticando a ritirarsi.

Per quanto riguarda gli indicatori economici della giornata, il deficit commerciale della Francia si è ampliato nel 2022 con la bolletta energetica, mentre in Germania la produzione industriale è scesa più del previsto a dicembre. TITOLI DA TENERE D'OCCHIO A WALL STREET

Si prevede che una serie di comunicati societari segneranno il passo a Wall Street, con il 69,3% delle 254 società dello S&P-500 che hanno già annunciato i loro risultati che hanno battuto le aspettative in termini di utili trimestrali, secondo i dati di Refinitiv. Tuttavia, gli analisti si aspettano ancora un calo del 2,8% rispetto all'anno precedente per quanto riguarda gli utili del quarto trimestre delle società dell'S&P-500.

VALORI IN EUROPA In Europa, anche i risultati aziendali stanno guidando il trend, con BNP Paribas in particolare che ha guadagnato il 3,17% dopo aver aumentato i suoi obiettivi per il 2025 e aver annunciato un programma di riacquisto di azioni per 5 miliardi di euro quest'anno. L'indice bancario Stoxx 600 è avanzato dell'1,33%.

Il gruppo petrolifero britannico BP, da parte sua, ha registrato un balzo del 5,69% grazie agli utili record di 27,6 miliardi di dollari (25,72 miliardi di euro) nel 2022 e all'aumento del 10% del dividendo pagato agli azionisti.

Sul fronte negativo, il produttore di birra danese Carlsberg ha perso l'1,92% dopo vendite trimestrali inferiori alle attese e Siemens Energy è scesa del 2,07% dopo che la perdita netta del primo trimestre è quasi raddoppiata, mentre Osram è crollata del 21,37% dopo aver sospeso il pagamento del dividendo 2022 a seguito di risultati e previsioni ritenuti deludenti.

TASSI I rendimenti obbligazionari di riferimento continuano a salire sulla prospettiva che i tassi di interesse negli Stati Uniti raggiungano un picco del 5,1% entro luglio, secondo il barometro FedWatch.

Il rendimento dei Treasury decennali si attesta al 3,63% e l'equivalente tedesco per la stessa scadenza è in rialzo di circa tre punti base al 2,31%.

VALUTE ESTERE Il dollaro è in pausa (+0,04%) rispetto ad un paniere di valute internazionali, ma rimane ben al di sopra del suo recente minimo di 101,55 punti raggiunto il 3 febbraio.

L'euro, in calo dello 0,26%, è scambiato a 1,0702 dollari.

Il dollaro australiano, da parte sua, ha guadagnato fino all'1% durante la sessione a 0,6952 dollari USA, dopo che la banca centrale australiana ha aumentato i tassi di 25 punti base, lasciando intendere che ulteriori rialzi sono in programma.

OLIO

Il mercato del petrolio è stato sostenuto dai segnali di aumento della domanda da parte della Cina e dalla chiusura di un importante terminale di esportazione in Turchia, in seguito ai potenti terremoti che hanno colpito il Paese e la Siria.

Il Brent è salito dell'1,37% a 82,1 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) ha guadagnato l'1,61% a 75,3 dollari.

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(Scritto da Claude Chendjou, a cura di Kate Entringer)

di Claude Chendjou