ROMA (MF-DJ)--Arriva una seconda offerta per B.Carige che riapre i giochi sul futuro dell'istituto ligure. Ieri il Credit Agricole Italia, sesto gruppo italiano, ha rotto gli indugi, dopo mesi e mesi di indiscrezioni, presentando un'offerta condizionata al Fondo interbancario (cui fa capo l'80% della banca, mentre un altro 8% è in mano a Ccb) con Opa successiva.

L'offerta, scrive il "Messaggero", è concorrente a quella di Bper, rimasta in stand by perché il consorzio delle banche non ha ritenuto di concedere l'esclusiva. In questa situazione di stallo, con la Consob intervenuta su richiesta della banca modenese per costringere il Fitd a fare disclosure su altre offerte, si è inserita l'accelerazione di Giampiero Maioli con la presentazione della sua proposta. L'Agricole avrebbe al suo fianco gli advisor storici: JpMorgan e BonelliErede.

Trapela che la banca franco-italiana offra sempre un euro per il controllo ma, subordinatamente all'effettuazione di una due diligence, pretenda dal Fondo una dote dell'ordine di 700 mln che è il tetto massimo permesso dallo statuto dopo la revisione dell'estate scorsa. Si consideri poi che l'acquirente potrà beneficiare di 380 mln di benefici fiscali convertibili in capitale.

Dopo aver ripetutamente negato un interesse su Carige, ieri sera Maioli si è lasciato andare a un "no comment". E' evidente che a questo punto si apre un'asta, sotto lo sguardo attento della Bce che da tempo spinge affinché la banca della Lanterna ritrovi un assetto stabile con l'arrivo di un'altra banca. Da notare che Bce ha chiesto al Fondo delle banche un impegno scritto entro il 31 gennaio a ricapitalizzare Genova a cavallo dell'estate almeno di 400 mln per ripristinare i coefficienti patrimoniali nel caso non si fossero concretizzate le nozze.

gug

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January 06, 2022 02:29 ET (07:29 GMT)