MILANO (MF-DJ)--I vertici di Banca Carige definiscono positivo l'interessamento di una banca come Bper, che potrebbe portare a una "soluzione positiva" per la realtá genovese e i suoi stakeholders.

Lo spiegano fonti a MF-Dowjones, a valle della riapertura delle trattative dopo che l'istituto emiliano si è detto disponibile a sedersi al tavolo a fronte della concessione di un'esclusiva. Le fonti aggiungono che ora la palla è di nuovo in mano al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) che dovrá decidere e comunicare alla banca emiliana l'intenzione di concedere o meno tale esclusiva.

Questa è infatti la condizione necessaria affinchè l'istituto guidato da Piero Montani riformuli l'offerta probabilmente nella direzione di una richiesta piú vicina ai 600/700 milioni di euro che al miliardo previsto inizialmente come contributo del Fitd.

Se numerosi osservatori danno piú o meno per scontata la concessione di tale esclusiva altri addetti ai lavori insinuano il dubbio che l'offerta Bper targata Unipol possa aver risvegliato l'interesse di altri player anche se attualmente il Fitd non avrebbe sul tavolo altre proposte concrete all'altezza.

La trattativa si trova ancora in una fase interlocutoria e le banche non hanno ancora nominato advisor e consulenti ad hoc: questo sará il prossimo passo che si concretizzerá con l'evolversi del negoziato.

Il Fitd - che riunisce le principali banche italiane - ha giá esaminato l'offerta iniziale di Bper in una prima riunione spiegando che la manifestazione di interesse presenta termini e condizioni da approfondire che, allo stato, in particolare, per quanto riguarda il livello di ricapitalizzazione richiesto per Carige, non risulta conforme alle previsioni statutarie (art. 35) relative agli interventi del tipo in questione. A seguire è arrivata la disponibilitá della banca emiliana a un nuovo dialogo ma solo se questo avverrá in esclusiva.

Per gli analisti di Equita c'è margine per una trattativa tra Bper (che ha come principale azionista Unipol) e il Fitd. "In base alle nostre stime l'ammontare massimo versabile dal Fitd si aggirerebbe ai 650-700 milioni", spiegano in un report. Aggiungendo ai 650 milioni circa del Fitd la conversione di 320 milioni di attivitá fiscali differite (post effetto fiscale), Equita ritiene "che ci sia spazio per coprire i costi di ristrutturazione/integrazione, con un Cet1 che dovrebbe mantenersi tra il 13%-13,5% e un Npe ratio inferiore al 5%", ipotizzando un aumento dell'Eps al 2023 del 5%.

"Questa sarebbe non soltanto un'operazione di consolidamento, ma di messa in sicurezza di una banca, dei suoi clienti e dei suoi depositanti attraverso una via diversa dalla liquidazione, che sarebbe molto costosa.

E uno dei vincoli è che le operazioni alternative non devono essere piú costose della liquidazione", ha spiegato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, ieri a margine di un evento a Torino.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

MF-DJ NEWS

2317:47 dic 2021

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December 23, 2021 11:47 ET (16:47 GMT)