Bridge Biotherapeutics ha annunciato l'avvio di uno studio clinico di Fase 2a per valutare l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di BBT-877 nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (IPF). BBT-877, un potente inibitore dell'autotassina (ATX), ha dimostrato la sua capacità di inibire la produzione di acido lisofosfatidico (LPA) fino al 90% in uno studio di Fase 1 nel 2019. L'LPA è noto per legarsi ai recettori cellulari e indurre varie attività fisiologiche, come la neovascolarizzazione, la sclerosi, la tumorigenesi e la metastasi tumorale, portando allo sviluppo di varie malattie fibrotiche, tra cui l'IPF.

Lo studio di Fase 2, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, utilizzerà un regime di 200 mg, due volte al giorno (BID) di BBT-877 o un placebo. Lo studio arruolerà circa 120 pazienti che sono o non sono stati trattati con gli attuali trattamenti standard, che includono pirfenidone o nintedanib. Si prevede di selezionare circa 50 siti in Nord America, Europa e nella regione Asia-Pacifico entro il prossimo anno.

L'endpoint primario è la valutazione dell'efficacia di BBT-877 nei pazienti con IPF attraverso la misurazione della riduzione della capacità vitale forzata (FVC) nei pazienti trattati con BBT-877 rispetto a quelli trattati con placebo alla settimana 24 di trattamento. La capacità vitale forzata viene utilizzata per misurare una funzione polmonare e misura la quantità totale di aria che un paziente è in grado di espirare.