Check Point Software Technologies Ltd. rafforza il suo Web Application Firewall con la potente funzione API Discovery, volta a rafforzare le risorse cloud delle organizzazioni. Questo strumento innovativo, unito alle sue capacità di prevenzione nativa del cloud, ha posizionato Check Point come leader nell'ultimo Radar di GigaOm per la sicurezza delle applicazioni e delle API. In mezzo alle crescenti preoccupazioni per la sicurezza del cloud, Check Point continua a concentrarsi sulla prevenzione delle minacce informatiche e sulla salvaguardia delle risorse digitali attraverso una soluzione di spicco Cloud Native Application Protection Platform (CNAPP).

Check Point CloudGuard WAF è parte integrante della piattaforma CNAPP e offre una solida sicurezza delle applicazioni web e delle API nel cloud, impedendo efficacemente agli attacchi di infiltrarsi nell'ambiente cloud. A differenza dei tradizionali Web Application Firewall (WAF), CloudGuard WAF sfrutta l'apprendimento automatico avanzato invece di affidarsi alle firme tradizionali per bloccare gli attacchi noti e sconosciuti, assicurando il rilevamento delle minacce in tempo reale e la protezione contro gli attacchi zero-day come Log4j e MOVEit. La nuova funzione di scoperta delle API offre alle organizzazioni una visione completa dell'inventario delle API negli ambienti cloud.

Consente ai team di sicurezza di identificare senza sforzo le API pubblicamente esposte o vulnerabili. Sfruttando il suo Schema ottimizzato per l'AI, CNAPP consente alle organizzazioni di accedere e applicare la sicurezza delle API in modo efficace, riducendo così il rischio di accesso non autorizzato e di violazione dei dati. L'importanza di queste capacità è evidente, in quanto il Rapporto sulla sicurezza del cloud 2024 di Check Point ha rivelato un aumento significativo degli incidenti di sicurezza del cloud, dal 24% nel 2023 al 61% nel 2024 (un aumento del 154%), evidenziando la crescente complessità e frequenza delle minacce del cloud.