GINEVRA (awp/ats/awp) - Lo specialista del lusso Richemont nei primi tre mesi del periodo 2024/25 (a fine giugno) ha realizzato un fatturato di 5,27 miliardi di euro, in calo dell'1,0% su base annua, si legge in un comunicato odierno. A cambi costanti è stato messo a segno un +1%.
Il gruppo non è quindi sfuggito alla perdita di velocità della domanda di prodotti di lusso sul mercato globale. I cali delle vendite si fanno sentire soprattutto in Asia.
Il settore orologiero del gruppo, che comprende marche come Piaget, Vacheron Constantin o IWC, è stato particolarmente toccato dal calo. Il giro d'affari è sceso del 14% a 911 milioni di euro. A tasso costante, la contrazione è del 13%.
Il ramo dei gioielli, con Cartier in testa, ha realizzato un fatturato di 3,66 miliardi di euro, in crescita del 2% (+4% senza effetti di cambio).
I risultati sono leggermente inferiori alle previsioni effettuate dagli esperti contattati dall'agenzia AWP. Gli analisti si attendevano in media vendite per 5,29 miliardi. Richemont non fornisce indicazioni in termini di utile.
La Compagnie Financière Richemont SA è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - articoli di gioielleria (42,2%): i marchi Cartier (numero 1 mondiale della gioielleria), Van Cleef & Arpels e Giampiero Bodino; - orologi di lusso (31,1%): Piaget, A. Lange & Söhne, Jaeger-LeCoultre, Vacheron Constantin, Officine Panerai, IWC Schaffhausen, Baume & Mercier e Roger Dubuis; - altro (26,7%): principalmente penne, articoli di pelletteria e abbigliamento con i seguenti marchi: Montblanc, Chloé, Old England, Purdey e Alfred Dunhill. Le vendite nette sono suddivise per attività tra distribuzione al dettaglio (57,6%), distribuzione all'ingrosso (23,7%) e distribuzione online (18,7%). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Svizzera (2,4%), Regno Unito (5,3%), Europa (15,6%), Cina (28,9%), Giappone (6,3%), Asia (11,9%), Stati Uniti (19,9%), Americhe (2,3%), Medio Oriente e Africa (7,4%).