Danone si ritira da Russia, prevista svalutazione da 1 mld euro
14 ottobre 2022 alle 09:18
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PARIGI (Reuters) - Il gruppo alimentare francese Danone ha annunciato l'intenzione di interrompere le attività nel settore dei latticini e degli alimenti a base vegetale in Russia, un'operazione che potrebbe comportare una svalutazione fino a 1 miliardo di euro.
"Questa è l'opzione migliore per garantire la continuità del business locale a lungo termine", ha spiegato Danone in un comunicato, aggiungendo che la controllata russa ha rappresentato circa il 5% delle vendite nette del gruppo nei primi nove mesi dell'anno.
Alcune settimane dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia all'inizio di quest'anno, Danone aveva affermato che erano in discussione tutte le opzioni sulle attività nel territorio, mentre una fonte aveva riferito a Reuters che l'azienda aveva iniziato a valutare le opzioni praticabili.
Danone non ha rivelato a chi verrà trasferita l'attività.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)
Danone è uno dei gruppi leader a livello mondiale nel settore dell'industria alimentare. Le vendite nette si suddividono per famiglia di prodotti come segue: - prodotti lattiero-caseari e prodotti vegetali (51,9%; n. 1 a livello mondiale): prodotti lattiero-caseari freschi fermentati, creme, prodotti e bevande di origine vegetale (in particolare a base di soia, mandorle, nocciole, riso, avena e cocco); - prodotti nutrizionali specializzati (30,8%): alimenti per bambini (n. 1 nel mondo; alimenti per neonati e bambini piccoli oltre all'allattamento al seno) e prodotti nutrizionali medici (n. 2 in Europa; alimenti per persone affette da determinate patologie o indebolite dall'età); - acqua in bottiglia (17,3%; n. 2 nel mondo): acqua naturale, aromatizzata o arricchita di vitamine (marchi Evian, Volvic, Badoit, Aqua, ecc.). Alla fine del 2023, il Gruppo aveva più di 174 siti di produzione in tutto il mondo. Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Francia (8,4%), Europa (25,5%), Nord America (25%), Cina/Giappone/Australia/Nuova Zelanda (12,7%), America Latina (10,1%) e altro (18,3%).