(di Andrea Deugeni - milanofinanza.it)

MILANO (MF-DJ)--Cambio alla guida in Dea Capital. Il ceo Paolo Ceretti lascia il ruolo di amministratore delegato della controllata del gruppo De Agostini attiva nell'alternative asset management. Le deleghe, come ratificato dall'assemblea, andranno a Marco Sala, amministratore delegato della controllante De Agostini.

La scelta è stata presa dall'azionista di controllo dopo il delisting di Dea Capital che a metà febbraio ha ritirato dal mercato il 32,15% del capitale (controllava il 67,062%). Operazione che ha comportato un esborso per il gruppo di 128,5 milioni (dei circa 500 milioni in cassa).

"Desidero ringraziare Paolo Ceretti per l'eccellente lavoro svolto durante il suo lungo mandato, riflesso nella costante crescita della Piattaforma nel corso degli anni e nella fiducia che i nostri investitori ripongono in noi affidandoci i loro patrimoni. Lavoreremo nel solco di quanto fatto sinora, con l'unico obiettivo di continuare a creare valore in modo sostenibile per tutti gli stakeholder", ha dichiarato Sala

Ceretti, storico direttore generale della conglomerata di Novara delle famiglie Boroli e Drago, lo scorso anno aveva lasciato anche la posizione di dg. A quanto pare il gruppo De Agostini ha voluto segnare una fase di discontinuità negli assetti societari anche con il cambio della governance.

Dea Capital controlla a sua volta le due sgr operative Dea Capital Alternative Funds con ceo Gianandrea Perco e Dea Capital Real Estate gestita, invece, da Emanuele Caniggia. Top-manager operativi che ora si relazioneranno direttamente a Sala.

De Agostini ha motivato l'addio al listino spiegando che la scarsità dei volumi, la sottovalutazione del titolo nonostante gli alti dividendi staccati e un progressivo mutamento nel tempo del modello di business di Dea non giustificava più i costi di struttura e di quotazione sopportati.

Ora, nel futuro della piattaforma di asset management da 26,4 miliardi di masse pare ci sia un'operazioni straordinaria. Anche oltre confine, un 'operazione in cui sul modello Del Vecchio o Benetton il gruppo De Agostini possa comunque mantenere il controllo ma da una posizione di maggioranza relativa.

L'assemblea ha altresì approvato il bilancio 2022, che ha evidenziato un'ulteriore crescita sia dei Combined Aum sino a 27,1 miliardi di euro (rispetto a 26,5 miliardi a fine 2021) sia del risultato netto gestionale a 20,0 milioni (rispetto a 18,7 milioni nel 2021), grazie soprattutto alle buone performances nel Real Estate

red


(END) Dow Jones Newswires

April 28, 2023 05:20 ET (09:20 GMT)