(Alliance News) - doValue Spa ha comunicato giovedì i principali risultati dell'esercizio conclusosi il 31 dicembre 2022, riportando un utile netto inclusi gli elementi non ricorrenti pari a EUR16,5 milioni da EUR23,7 milioni nello stesso periodo del 2021 e segnando una flessione di oltre il 30%.

"La contrazione è da attribuirsi principalmente all'impatto negativo dell'earn-out dovuto da doValue a Eurobank in relazione all'acquisizione di doValue Greece, nonché a maggiori imposte, parzialmente compensate dalla crescita dell'Ebitda, da minori D&A, minori accantonamenti per rischi e oneri e minori spese per interessi", ha spiegato la società in una nota.

Il 28 aprile 2022, l'assemblea generale annuale di doValue ha approvato il dividendo relativo all'esercizio 2021 di EUR0,50 per azione, per un importo totale di EUR39,5 milioni. Il dividendo è stato pagato il 4 maggio 2022, mentre al 31 dicembre 2022 gli azionisti non avevano ancora riscosso un importo di EUR400.000.

Inoltre, in linea con la politica dei dividendi approvata nell'ambito del piano industriale al 2024, doValue prevede di distribuire un dividendo per azione di EUR0,60 per il 2022, che rappresenta una crescita del 20% rispetto al dividendo per azione di EUR0,50 nel 2021.

I ricavi netti sono pari a EUR500,4 milioni, diminuiti dell'1,2% rispetto ai EUR506,5 milioni registrati nel 2021.

Includendo gli elementi non ricorrenti, l'Ebitda è pari a EUR198,7 milioni, con una contrazione dello 0,3% rispetto al 2021, quando era stato pari a EUR199,3 milioni. Gli elementi non ricorrenti sopra l'Ebitda, pari a EUR3,0 milioni nel 2022, sono principalmente legati a costi di consulenze M&A.

Le collection del 2022 sono state pari a EUR5,5 miliardi, un calo del 4,3% rispetto ai EUR5,7 miliardi registrati nel 2021. La traiettoria delle collection riflette il calo del Gross Book Value anno su anno, parzialmente mitigato da un effetto mix - maggior GBV legato alle Regione Ellenica, che passa dal 21% del totale al 31 dicembre 2021 al 31% del totale al 31 dicembre 2022, a cui è legato un Collection Rate maggiore della media di gruppo - ed anche alla progressiva ripresa post-Covid delle attività dei tribunali, e del venir meno dei vincoli messi in atto dai vari governi sui pignoramenti, come spiega la società in una nota.

Il debito netto al 31 dicembre 2022 è pari a EUR429,9 milioni, rispetto ai EUR401,8 milioni registrati al 31 dicembre 2021.

La leva finanziaria è a 2,1x al 31 dicembre 2022 rispetto a 2,0x al 31 dicembre 2021.

Da inizio 2022, il gruppo si è aggiudicato circa EUR7,4 miliardi di nuovi mandati, in particolare EUR3,0 miliardi in Italia, EUR3,9 miliardi nella Regione Ellenica ed EUR540 milioni in Spagna.

I nuovi mandati, insieme ai EUR3,8 miliardi di forward flows ricevuti nel 2022, rappresentano EUR11,2 miliardi di Gross Book Value addizionale.

Per il futuro, la società si aspetta una pipeline di mandati di servicing a breve e medio termine per un totale di EUR52 miliardi in Sud Europa; un livello crediti Stage 2 elevato in un contesto in cui i default rate sono previsti aumentare e andamenti macroeconomici avversi che porteranno alla generazione di ulteriori NPE.

doValue, giovedì, ha chiuso in rialzo dello 0,3% a EUR7,72 per azione.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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