ROMA (MF-DJ)--Semplificazione e digitalizzazione per guidare una nuova fase di crescita, dopo gli anni di ristrutturazione della gestione di Jean Pierre Mustier, puntando su una espansione di ricavi, attraverso l'incremento delle commissioni per compensare i tassi bassi. Il prossimo Unicredit targato Andrea Orcel, scrive Il Messaggero, si muoverà lungo queste direttrici su cui si fonda il nuovo piano industriale 2021-2014 che il banchiere romano illustrerà al mercato domani a mezzogiorno, nello Strategy Day, ponendo le premesse per persuadere gli stakeholders che, oltre Intesa Sp, in Italia Unicredit risorge assicurando redditività e ritorno degli investimenti, quindi dividendi.

Il piano sarà stand alone e per il momento, dopo il tentativo con Mps, non sono in agenda altri merger. La semplificazione è il mantra di Orcel che applicherà orizzontalmente al gruppo in modo da essere sempre più vicino al cliente in un'ottica dove Gae Aulenti, al contrario dal passato, vuole mantenere sempre di più il passaporto di banca italiana guidata da Niccolò Ubertalli, dimenticando l'avventurismo precedente di trasferirsi in Germania attraverso una holding da quotare, per annullare il rischio-Italia.

"Unicredit sta cambiando passo e mentalità", ha ripetuto Orcel nei colloqui riservati con grandi investitori esteri e qualche fondazione. "Sarà una banca italiana con la vocazione estera, ma senza cambiare passaporto".

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December 08, 2021 03:33 ET (08:33 GMT)