RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2023

Gruppo Elica

INDICE

A. Relazione sulla Gestione al Bilancio 2023 A.1. Gruppo Elica oggi

A.2. Messaggio del Presidente

A.2.1 Messaggio dell'Amministratore Delegato

A.3. Quadro macroeconomico di riferimento per l'anno 2023 e outlook per l'anno 2024

A.4. Andamento dei cambi

A.5. Il Gruppo Elica: I risultati economico-finanziari e l'andamento della gestione A.6. La Controllante, Elica S.p.A: Risultati finanziari e andamento della gestione A.7. Elica S.p.A. e il mercato finanziario

A.8. Fatti di rilievo dell'anno 2023

A.9. Eventi successivi al 31 dicembre 2023 e prevedibile evoluzione della gestione A.10. Informazioni attinenti all'ambiente e informazioni attinenti al personale A.11. Attività di ricerca e sviluppo

A.12. Esposizione a rischi ed incertezze e fattori di rischio finanziario A.13. Organi societari

A.14.Struttura del Gruppo Elica e area di consolidamento A.15. Principi contabili internazionali

A.16. Relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari A.17. Relazione sulla remunerazione

A.18. Dichiarazione non finanziaria consolidata

A.19. Adempimenti ai sensi del Titolo II del regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 concernente la disciplina dei mercati ("Regolamento Mercati")

A.20. Adempimenti ai sensi degli articoli 70 comma 8 e 71 comma 1-bis "Regolamento Emittenti" B. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023

B.1. Conto Economico Consolidato

B.2. Conto Economico Complessivo Consolidato

B.3. Situazione Patrimoniale - Finanziaria Consolidata B.4. Rendiconto Finanziario Consolidato

B.5. Prospetto dei movimenti del Patrimonio Netto Consolidato B.6. Note esplicative al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 C. Allegati al Bilancio Consolidato

C.1. Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

D.Bilancio d'Esercizio 2023

D.1.Conto economico

D.2.Conto Economico Complessivo D.3.Situazione patrimoniale - finanziaria D.4.Rendiconto finanziario

D.5.Prospetto dei movimenti del Patrimonio Netto

D.6. Note esplicative al Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2023 E. Allegati al Bilancio d'Esercizio

E.1. Informativa ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

E.2. Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

A. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO 2023

Gruppo Elica

A.1. Gruppo Elica oggi

Elica, attiva nel mercato da oltre 50 anni, è l'azienda leader globale nei sistemi di aspirazione in cucina, grazie alla produzione di cappe e piani cottura aspiranti. È inoltre leader europeo nella realizzazione di motori elettrici per elettrodomestici e per caldaie da riscaldamento. Presieduta da Francesco Casoli e guidata da Giulio Cocci, ha una piattaforma produttiva articolata in sette siti tra Italia, Polonia, Messico e Cina, con circa 2.700 dipendenti. Grande attenzione al design, ricercatezza dei materiali e tecnologie avanzate che garantiscono massima efficienza e riduzione dei consumi, sono gli elementi che contraddistinguono il Gruppo Elica sul mercato e che hanno consentito all'azienda di rivoluzionare l'immagine tradizionale dei sistemi aspiranti in cucina: non più semplici accessori ma oggetti dal design unico in grado di migliorare la qualità della vita.

A.2. Messaggio del Presidente

I risultati del 2023 confermano la forza e la velocità di azione del gruppo, pur in uno scenario globale ancora molto complesso, dove la domanda è stata fortemente influenzata dall'alto costo del denaro e dalle persistenti tensioni geopolitiche.

In questo contesto, grazie alla solidità della squadra, alla passione di tutte le persone di Elica e alla chiarezza di vedute, abbiamo iniziato a realizzare quelle iniziative di prodotto, distribuzione e comunicazione che saranno le fondamenta dei nostri sviluppi futuri.

Francesco Casoli -Presidente Gruppo Elica

A.2.1 Messaggio dell'Amministratore Delegato

I risultati economici e finanziari 2023 confermano la nostra guidance, pur in uno scenario globale ancora molto complesso, dove la domanda è stata fortemente influenzata dall'alto costo del denaro e dalle persistenti tensioni geopolitiche.

Nonostante il calo del fatturato, siamo riusciti a difendere i margini, grazie alla flessibilità della nostra struttura industriale e alla capacità di contenere i costi, frutto del costante impegno del management team degli ultimi anni.

Chiudiamo il 2023 con un rapporto di leva sotto controllo e una solida posizione finanziaria netta, frutto dell'attento lavoro sul capitale circolante e della corretta gestione degli investimenti.

Malgrado una domanda di mercato attesa ancora debole, sia nel segmento Cooking che in quello

Motori, la scelta del Gruppo è quella di guardare al futuro, investendo nell'ampliamento dell'offerta di prodotti, nell'espansione della rete di distribuzione e nel rinnovamento della brand identity. La recente sponsorship siglata con Ducati s'inserisce perfettamente in questa strategia, volta a valorizzare eccellenza, qualità, performance, tecnologia e italianità, che da sempre ci contraddistinguono.

Giulio Cocci - Amministratore Delegato

A.3. Quadro macroeconomico di riferimento per l'anno 2023 e outlook per l'anno 20241

A.3.1. Il quadro internazionale

Riguardo l'andamento del 2023, il World Economic Outlook ritiene che la ripresa globale dalla pandemia COVID-19, dall'invasione russa dell'Ucraina e dalla crisi del costo della vita rimane ad oggi ancora lenta ed irregolare. Nonostante la resilienza economica all'inizio di quest'anno e i progressi nella riduzione dell'inflazione rispetto ai picchi dello scorso anno, determinati dall'irrigidimento delle banche centrali e dagli sviluppi favorevoli dell'offerta globale, la ripresa dell'attività economica è ancora insufficiente rispetto al percorso pre-pandemico, con crescenti divergenze tra le regioni. Diverse forze rallentano, infatti, il recupero: alcune riflettono le conseguenze di lungo-termine della pandemia, della guerra in Ucraina e della crescente frammentazione geoeconomica; altre hanno natura più ciclica, compresi gli effetti dell'inasprimento della politica monetaria necessario per ridurre l'inflazione, il ritiro del sostegno fiscale in presenza di un debito elevato ed eventi meteorologici estremi. La maggior parte delle economie, sia avanzate che in via di sviluppo, cresceranno dunque più lentamente nel 2024 e nel 2025 rispetto al decennio precedente al COVID-19.

Le imprese hanno dimostrato, infatti, meno entusiasmo per l'espansione e per il rischio, a causa dell'aumento dei tassi d'interesse, del venir meno del supporto fiscale da parte dei governi per l'inasprimento del debito pubblico, delle prospettive future poco chiare sulla domanda di prodotto, delle condizioni di prestito molto più rigorose, nonché delle crescenti incertezze sulla frammentazione geoeconomica. Tutti questi fattori, insieme ad una leva finanziaria più elevata, hanno ulteriormente frenato gli investimenti, che rimangono dal 3% al 10% inferiori nelle varie aree rispetto a quanto era stato previsto prima della pandemia. La crescita degli investimenti pro-capite nel 2023 e 2024 dovrebbe essere in media solo del 3,7%, ovvero appena la metà della media dei due decenni precedenti.

Nell'Outlook di Ottobre 2023, il Fondo Monetario Internazionale riporta che la crescita globale rallenterebbe dal 3,5% nel 2022 al 3,0% nel 2023 e 2,9% nel 2024. Le proiezioni rimangono al di sotto della media storica (2000-2019) del 3,8% e la previsione per il 2024 è in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al luglio 2023. Per le economie avanzate, il rallentamento atteso è dal 2,6% nel 2022 all'1,5% nel 2023 e 1,4% nel 2024, con uno slancio più forte del previsto degli Stati Uniti e crescita più debole del previsto nell'area dell'euro.

Nell'Outlook di Gennaio 2024, la previsione sui rischi sembra più bilanciata rispetto alla precedente analisi dell'ottobre 2023. La crescita globale, stimata al 3,1% nel 2023, dovrebbe mantenersi al 3,1% nel 2024 prima di aumentare leggermente al 3,2% nel 2025.

Rispetto a quella del WEO di ottobre 2023, la previsione per il 2024 è più alta di circa 0,2 punti percentuali, grazie a una capacità di ripresa superiore al previsto negli Stati Uniti e in diverse grandi economie emergenti e in via di sviluppo, nonché al sostegno fiscale al settore immobiliare in Cina. La crescita globale rallenterebbe, invece, per il terzo anno consecutivo secondo il Global Economic Prospects della World Bank, arrivando al 2,4% nel 2024 per poi risalire al 2,7% nel 2025.

La previsione per il 2024-2025 rimane tuttavia inferiore alla media storica (2000-2019) del 3,8%, a causa dell'innalzamento dei tassi da parte delle banche centrali per combattere l'inflazione, della riduzione delle riserve di risparmio, del ritiro del sostegno fiscale a causa dell'elevato debito e della bassa crescita della produttività sottostante. L'inflazione sta scendendo più rapidamente del previsto nella maggior parte delle aree e il dato globale nel quarto trimestre del 2023 è risultato inferiore di circa 0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni del WEO di ottobre 2023. Il calo dell'inflazione riflette l'affievolirsi degli shock dei prezzi relativi, in particolare quelli dell'energia, e dovrebbe

1Fonte dati: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook. World Bank, Global Economic Prospects.

scendere al 5,8% nel 2024 e al 4,4% nel 2025, con una revisione al ribasso delle previsioni per il 2025.

Da una parte, una disinflazione più rapida potrebbe portare a un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie; dall'altra, nuovi picchi dei prezzi delle materie prime e dell'energia e interruzioni delle forniture dovuti a shock geopolitici, tra cui i continui attacchi nel Mar Rosso, la guerra in corso in Ucraina e un'inflazione di fondo più persistente potrebbero prolungare le condizioni monetarie restrittive.

Parimenti, una politica fiscale più allentata di quanto ipotizzato nelle proiezioni e un impulso alle riforme strutturali potrebbe comportare una crescita temporaneamente più elevata, ma allo stesso tempo una politica di consolidamento fiscale giustificata a ricostruire la capacità di bilancio per far fronte a shock futuri e frenare l'aumento del debito pubblico potrebbe deludere la crescita. Nonostante questo scenario incerto, la priorità resta ora quella di gestire con successo la discesa finale dell'inflazione verso l'obiettivo, calibrando la politica monetaria in risposta alle dinamiche inflazionistiche sottostanti e, laddove le pressioni sui salari e sui prezzi si stiano chiaramente dissipando, adottando un orientamento meno restrittivo. Allo stesso tempo, in molti casi, con l'inflazione in calo e le economie in grado di assorbire meglio gli effetti della stretta fiscale, è necessario concentrarsi nuovamente sul consolidamento fiscale per ricostruire la capacità di bilancio di far fronte a shock futuri, raccogliere entrate per le nuove priorità di spesa e frenare l'aumento del debito pubblico. Riforme strutturali mirate e attentamente sequenziate rafforzerebbero la crescita della produttività e la sostenibilità del debito e accelererebbero la convergenza verso livelli di reddito più elevati. Un coordinamento multilaterale più efficiente è necessario, tra l'altro, oltre che per evitare la sofferenza del debito e creare spazio per gli investimenti necessari, anche per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e promuovere la transizione energetica.

A.3.2 Il contesto di mercato dei sistemi aspiranti e dei motori

La domanda globale di mercato nel 2023 per i sistemi di aspirazione ha chiuso per il secondo anno consecutivo con un segno negativo, in particolare in Europa, dopo già un calo dei volumi di vendita di circa l'8% nel 2022, si è aggiunto nell'anno un ulteriore calo del 9% portando i volumi di vendita nell'area europea (senza includere la Russia) ai livelli del 2015.

Anche il mercato dei piani aspiranti, che dal lancio della categoria hanno sempre registrato una crescita anche in contesti di mercato difficili, ha chiuso l'anno con una leggera flessione rispetto all'anno precedente.

Il contesto di mercato con livelli ancora alti di inflazione ed una scarsa propensione al consumo ha determinato un incremento di attività promozionali ed una competizione sempre più aggressiva.

A questa situazione già complicata, si è aggiunto il repentino calo della domanda nel comparto Motori legato al segmento heating, prevalentemente influenzato dal rallentamento nella domanda residenziale e dall'incertezza normativa riguardo alla transizione energetica. A partire, infatti, dal secondo trimestre del 2023 la domanda ha registrato verso il trimestre precedente un calo del 30% e, complessivamente sull'anno 2023, il calo delle vendite per il comparto caldaie gas e pompe di calore è stato dell'8% circa.

Nonostante ciò, il Gruppo ha portato a termine tutte le iniziative pianificate, coerentemente con le aspettative, ed è riuscito a preservare i margini grazie al modello di business resiliente e a una gestione efficace dei costi G&A.

Le prospettive per i prossimi mesi indicano un ulteriore declino nella domanda, sia nel segmento Cooking che in quello Motori, e un prezzo medio di mercato in calo a causa della forte concorrenza. Tuttavia, il Gruppo mantiene un impegno costante nel preservare le quote di mercato e il margine operativo, anche grazie a una gamma completa nel settore Aspirazione e all'ampliamento della gamma di prodotti nel settore del Cooking - come, ad esempio, "LHOV" - e alle opportunità legate al mondo dei Motori, quali la commercializzazione delle pompe di calore. Al fine di supportare il lancio dei nuovi prodotti e il riposizionamento del brand, e porre così le basi per la ripresa dellacrescita del fatturato, il 2024 sarà quindi caratterizzato da significativi investimenti nei mercati di riferimento del Gruppo.

A.4. Andamento dei cambi

Nel corso del 2023, l'Euro a cambi medi si è deprezzato verso lo zloty polacco e il peso messicano mentre si è apprezzato verso tutte le altre valute.

Medio 2023

Medio 2022

31/12/2023

31/12/2022

EUR

1,00

1,00

0,0%

1,00

1,00

0,0%

USD

1,08

1,05

2,69%

1,11

1,07

3,60%

PLN

4,54

4,69

(3,08%)

4,34

4,68

(-7,29%)

CAD

1,46

1,36

7,69%

1,46

1,44

1,40%

RUB*

92,52

74,00

25,03%

97,81

78,14

25,17%

CNY

7,66

7,08

8,21%

7,85

7,36

6,70%

MXN

19,18

21,19

(9,46%)

18,72

20,86

(10,23%)

JPY

151,99

138,03

10,12%

156,33

140,66

11,14%

Fonte dati BCE

*Il tasso di cambio tra EUR e RUB, in assenza della quotazione ufficiale della BCE, viene calcolato attraverso la duplice conversione tra EURCNY (Fonte BCE) e CNYRUB (Fonte PBOC).

A.5. Il Gruppo Elica: I risultati economico-finanziari e l'andamento della gestione

A.5.1. Una visione d'insieme dei principali indicatori economico-finanziari

Ricavi/Net Sales (M€)

541

549

472

480

473

453

2018

2019

2020

2021

2022

2023

27.3

Ebit (M€)

21.5

17.1

10.7

9.9

8.5

2018

2019

2020

2021

2022

2023

Ebit Adjusted (M€)

32.3

33.0

19.8

19.6

15.9

24.3

2018

2019

2020

2021

2022

2023

Adj Cash/(Net Debt) (M€)

2018

2019

2020

2021

2022

2023

-23

-30

-56

-47

-51

-41

A.5.2. Il Gruppo Elica: Risultati finanziari e andamento della gestione

A.5.2.1. Analisi della Gestione Economica del gruppo Elica

Nel 2023 Elica ha realizzato Ricavi consolidati pari a 473,2 milioni di Euro registrando un decremento del -13,7% (-12,8% a cambi e perimetro costanti).

Il decremento delle vendite è riconducibile a una persistente flessione della domanda, principalmente dovuta all'incertezza generata dal rallentamento economico, amplificato dall'alto costo del denaro e dalle persistenti tensioni geopolitiche. Questa situazione ha impattato in modo significativo sia il settore Cooking sia quello Motori.

La divisione Cooking, che rappresenta il 77% del fatturato totale, ha registrato una flessione del - 13,5% (-12,8% a cambi e perimetro costanti), nell'ultimo trimestre dell'anno la riduzione è stata del -9,8% (-7,4% a cambi e perimetro costanti), in leggero miglioramento rispetto ai primi nove mesi dell'anno. Il persistere di una domanda fortemente negativa per il secondo anno consecutivo, in combinazione con l'elevata attività promozionale e il ridotto potere d'acquisto dei consumatori, ha portato a un price mix in calo, ed una conseguente riduzione del prezzo medio di vendita. Tuttavia, nell'ultimo trimestre, assistiamo a una crescita del canale marchi terzi a livello globale e del canale marchi propri negli Stati Uniti, grazie alla nuova strategia di distribuzione diretta e a nuovi accordi commerciali.

Il fatturato nell'area Americas nell'ultimo trimestre vede infatti una crescita organica del +9,6% grazie all'effetto dell'attivazione di nuovi clienti nel canale marchi terzi, ma anche grazie al consolidamento delle nuove società distributrici a marchi propri: AG International per il Canada e Southeast Appliance Inc (SEA) per una parte del Nord America.

Il Fatturato dei marchi propri nell'anno arriva al 61% in crescita rispetto allo scorso anno che rappresentava il 58% del fatturato Cooking.

La divisione Motori, che rappresenta il 23% del fatturato totale, ha registrato una flessione del -14,5% (-14,6% a cambi e perimetro costante). L'andamento delle vendite è riconducibile al significativo rallentamento del settore heating iniziato nel terzo trimestre, che ha avuto un impatto negativo anche nel quarto, a causa della modifica delle normative sugli incentivi e alla non chiarezza delle normative europee che hanno determinato una transizione energetica più lunga di quella precedentemente annunciata, con conseguente impatto di gestione degli stock da parte dei nostri Clienti.

L'EBITDA normalizzato è pari a 48,1 milioni di Euro (56,6 milioni di Euro nel 2022) e rappresenta un margine sui ricavi del 10,2% in linea rispetto al 10,3% dell'anno precedente, nonostante una domanda debole, un price-mix negativo ed un livello di inflazione ancora alta parzialmente compensata da una lenta e debole riduzione del prezzo delle materie prime.

L'EBIT normalizzato è pari a 24,3 milioni di Euro nel 2023, in diminuzione rispetto ai 33,0 milioni di Euro nel 2022, con un margine sui ricavi al 5,1% di poco inferiore rispetto al 6,0% del 2022. Il dato conferma che la flessibilità del footprint produttivo ha influito positivamente sulla solidità del margine operativo nonostante la dinamica negativa del settore e il declino dei volumi, così come il continuo controllo dei costi e degli investimenti senza sacrificare progetti di crescita per il Gruppo.

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Elica S.p.A. published this content on 28 March 2024 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 28 March 2024 14:22:14 UTC.