BASILEA (awp/ats) - Primo trimestre in flessione e inferiore alle previsioni degli analisti per Ems-Chemie, sulla scia anche dell'effetto dei cambi: il gruppo grigionese attivo nel campo delle specialità chimiche ha realizzato un fatturato di 614 milioni di franchi, il 4% in meno dello stesso periodo del 2022. Gli esperti finanziari avevano in media scommesso su 620 milioni.

In valute locali è stata per contro osservata una crescita dei ricavi pari all'1%, emerge dalle comunicazioni odierne della società, che come noto a questo stadio dell'esercizio non diffonde dati sulla redditività. Un indebolimento degli affari era già previsto a inizio anno, anche a causa del ritorno del Covid in Cina, fa sapere la dirigenza.

L'insieme dell'esercizio sarà influenzato dal previsto peggioramento economico globale. L'impresa si aspetta quindi un giro d'affari e un risultato operativo Ebit leggermente inferiore a quello del 2022. Nel corso dell'anno presso il gruppo arriverà nel frattempo un nuovo responsabile delle finanze: al più tardi il primo novembre il 47enne Olivier Minger subentrerà a Peter Germann, che svolge la funzione ad interim dal primo aprile dopo la partenza del CFO precedente.

Fondata nel 1936, Ems-Chemie ha sede a Domat/Ems (GR) ed è oggi presente con 25 stabilimenti di produzione in 16 differenti nazioni, dando lavoro a 2700 dipendenti. L'azienda è quotata in borsa: la performance dell'azione è del +22% dall'inizio di gennaio, del -12% sull'arco di 52 settimane e del +21% in un periodo di tre anni.

La società è guidata dalla presidente della direzione - e consigliera nazionale (UDC/GR) - Magdalena Martullo-Blocher. Attraverso la sua partecipazione nella holding Emesta la CEO è attualmente anche l'azionista di maggioranza - insieme alla sorella Rahel Blocher - dell'impresa. Le due donne figurano fra i quattro figli dell'imprenditore ed ex consigliere federale Christoph Blocher.