DOMAT/EMS (GR) (awp/ats/awp) - Primo semestre difficile per Ems-Chemie: le vendite e l'utile operativo sono diminuiti a causa del rallentamento economico e degli effetti valutari. Il gruppo grigionese attivo nelle specialità chimiche riduce leggermente gli obiettivi per l'anno in corso.

Nei primi sei mesi dell'anno, l'azienda guidata da Magdalena Martullo-Blocher ha registrato un fatturato in calo del 7,9% a 1,18 miliardi di franchi. Escludendo gli effetti valutari, la contrazione sarebbe stata limitata all'1,9%, ha comunicato oggi Ems-Chemie.

In termini di redditività, l'utile operativo (Ebit) si è contratto del 13,5% a 280 milioni di franchi. Il margine operativo è sceso di 1,5 punti percentuali al 23,7%.

Mentre le vendite sono state praticamente in linea con le previsioni degli analisti interpellati dall'agenzia AWP, l'Ebit e il margine sono stati leggermente superiori alle aspettative della comunità finanziaria.

"I nuovi contratti (...) non hanno permesso di compensare la generale moderazione dei consumatori e delle imprese, nonché la debolezza delle valute estere rispetto al franco svizzero", ha spiegato l'azienda.

Nella sua attività principale dei polimeri, Ems-Chemie è riuscita ad aumentare le entrate dello 0,5% in valuta locale, mentre il settore dei prodotti chimici speciali ha subito un calo significativo del 21,3%.

Di fronte al rallentamento congiunturale globale e agli effetti valutari negativi, il gruppo prevede ora una flessione delle vendite nette e dell'Ebit per l'intero anno. L'inflazione, ancora elevata, e l'aumento dei tassi di interesse frenano in modo "duraturo" i consumi in Europa e negli Stati Uniti. E in Cina non si prevede una rapida ripresa dell'attività nel prossimo futuro.

Alla fine di aprile, Ems-Chemie aveva già dovuto abbassare le previsioni per il 2023, puntando a un fatturato netto e a un Ebit "leggermente inferiori" a quelli del 2022.