ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera ha terminato la seduta in leggero calo. L'indice SMI ha perso lo 0,09% scendendo a 10'391,16 punti.

Gli investitori hanno optato per un atteggiamento attendista in vista della riunione della Federal Reserve (Fed) statunitense di domani. Nemmeno i dati macroeconomici hanno dato loro un grande incentivo a intervenire.

"Gli investitori dipendono più che mai dai dati, soprattutto perché le incertezze sul fronte geopolitico sono in aumento", ha sottolineato Pierre Veyret della società di brokeraggio britannica Activtrades. Nel terzo trimestre l'economia della zona euro ha subito una contrazione. Il prodotto interno lordo (PIL) è scivolato in rosso (-0,1%) tra luglio e settembre, soprattutto a causa dell'aumento dei tassi d'interesse, che ha fatto scendere l'inflazione al 2,9% in ottobre, il livello più basso da oltre due anni. L'inflazione rimane comunque al di sopra dell'obiettivo della Banca centrale europea del 2%.

Oggi l'SMI è stato trascinato verso il basso da Roche che ha annullato i guadagni delle altre blue chip. L'azione ha perso il 3,09% fissandosi a 233,85 franchi.

Ieri sera il gruppo farmaceutico ha annunciato il fallimento di uno studio su un trattamento per la distrofia muscolare di Duchenne (DMD) condotto dal partner Sarepta Therapeutics, con sede nel Massachusetts (Usa). Roche aveva acquisito i diritti sull'Elevidys al di fuori degli Stati Uniti da Sarepta nel 2019. All'epoca, il laboratorio renano pagò 750 milioni di dollari in contanti e 400 milioni di dollari in azioni. Il calendario dei pagamenti prevedeva fino a 1,7 miliardi di dollari.

In calo anche Novartis (-0,11% a 84,54 franchi) e UBS (-0,19% a 21,22 franchi). Il terzo peso massimo, Nestlé, ha invece chiuso in positivo (+0,37% a 98,06 franchi).

I rialzi più consistenti della giornata sono stati messi a segno da Sonova (2,68% a 214,50 franchi), Alcon (2,63% a 64,82 franchi) e Richemont (+2,05% a 106,90 franchi).

Il titolo Logitech è salito dell'1,72% (a 71,16 franchi). Gli investitori hanno accolto positivamente la nomina di Hanneke Faber come nuova CEO. Faber è olandese e finora era impiegata presso il gigante dei beni di consumo Unilever, dove recentemente ha ricoperto la posizione di presidente del gruppo.

Sul mercato allargato Straumann ha guadagnato il 3,53% (a 107 franchi). Il fornitore di impianti dentali e dispositivi chirurgici ha dimostrato la sua capacità di recupero nel terzo trimestre: i ricavi sono aumentati del 3,7% a 570,6 milioni di franchi, con un incremento molto maggiore in valuta locale, e la crescita organica è stata dell'11,4%.

Anche Ems-Chemie ha chiuso in positivo (+1,04% a 14,897 franchi), dopo la pubblicazione di risultati trimestrali in calo, ma in linea con le aspettative. Nei loro commenti, gli analisti hanno sottolineato l'impatto della forza del franco svizzero, in particolare rispetto alle valute statunitense e cinese.