Endo International plc ha annunciato che una delle sue società operative, Par Pharmaceutical Inc. ha iniziato la spedizione di capsule di dexlansoprazolo da 30 mg, una versione generica di Dexilant® di Takeda? Questa ulteriore potenza di dosaggio completa la famiglia di prodotti, ora con capsule a rilascio ritardato da 30 mg e 60 mg. Il dexlansoprazolo è un inibitore della pompa protonica con un nuovo sistema di somministrazione, approvato per il trattamento della malattia erosiva da reflusso gastroesofageo (GERD).

Secondo IQVIAo?, le vendite di Dexilant®? 30 mg sono state pari a circa 45 milioni di dollari per i 12 mesi conclusi il 30 aprile 2023. Le capsule a rilascio ritardato di Dexlansopazolo, 60 mg, contengono FD&C Yellow #5 (tartrazina), che può causare reazioni di tipo allergico (compresa l'asma bronchiale) in alcune persone sensibili.

Sebbene l'incidenza complessiva della sensibilità al FD&C Yellow #5 (tartrazina) nella popolazione generale sia bassa, è frequente nei pazienti che presentano anche ipersensibilità all'aspirina. Presenza di una neoplasia gastrica: Negli adulti, la risposta sintomatica alla terapia con dexlansoprazolo non elimina la presenza di una neoplasia gastrica. Considerare un ulteriore follow-up e test diagnostici nei pazienti adulti che hanno una risposta non ottimale o una ricaduta sintomatica precoce dopo aver completato il trattamento con un IPP.

Nei pazienti anziani, considerare anche un'endoscopia. Nefrite tubulare acuta (TIN): la TIN è stata osservata nei pazienti che assumono IPP e può verificarsi in qualsiasi momento della terapia con IPP. I pazienti possono presentare segni e sintomi diversi, a partire da sintomi sintomatici di diminuzione della funzione renale (es. malessere, nausea, anoressia).

Interrompere il dexlansoprazolo e valutare i pazienti con sospetta TIN acuta. Diarrea associata a Clostridium difficile: Studi osservazionali pubblicati suggeriscono che la terapia con PPI come il dexlansoprazolo può essere associata a un aumento del rischio di diarrea associata a Clostridium difficiles, soprattutto nei pazienti ospedalizzati.