La mossa per tagliare le emissioni a monte dalle proprie attività e le emissioni indirette come quelle dalla produzione di energia arriva mentre gli investitori e i governi aumentano la pressione sulle compagnie energetiche per unirsi alla lotta contro il cambiamento climatico.

A giugno, la campagna dell'azionista Engine No. 1 ha costretto Exxon Mobil Corp, concorrente statunitense di Chevron, ad accettare nuovi membri nel CdA che esercitino una migliore supervisione sulla sua strategia commerciale e contrastare i rischi del cambiamento climatico globale che, secondo molti investitori, la società ha evitato di affrontare per molto tempo.

Gli obiettivi di Chevron non includono i gas serra di tutti i prodotti combustibili che vende, a differenza dei concorrenti europei del settore petrolifero come Royal Dutch Shell ed Eni. Società come la norvegese Equinor e la spagnola Repsol mirano a ridurre o eliminare completamente le emissioni entro il 2050.

Le emissioni di gas serra metano, la principale causa del cambiamento climatico dopo l'anidride carbonica, si trovano sotto maggiore pressione con i governi che stanno cercando soluzioni per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, uno degli obiettivi dell'accordo di Parigi sul clima.

Chevron si aspetta di raggiungere il suo obiettivo attraverso lo spostamento verso un business a basse emissioni di carbonio, tra cui le energie rinnovabili, la tecnologia di cattura del carbonio e l'idrogeno.

La major petrolifera, che il mese scorso si è impegnata a triplicare i suoi investimenti a 10 miliardi di dollari per ridurre la sua impronta di carbonio, ha detto che mira a tagliare l'intensità delle emissioni di carbonio di oltre il 5% entro il 2028 dai livelli del 2016.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)