L'amministratore delegato Pietro Labriola ha detto che TIM non commenterà un'offerta non vincolante di KKR per la sua rete fissa fino alla riunione del consiglio di amministrazione prevista per il 24 febbraio.

Ma ha detto agli analisti che TIM deve adottare "misure straordinarie" per ridurre la sua leva finanziaria.

Il debito finanziario netto era di 25,4 miliardi di euro (27,2 miliardi di dollari) alla fine del 2022, con un aumento di 3,2 miliardi di euro rispetto all'anno precedente.

Labriola parlava dopo che TIM, nella tarda serata di martedì, ha presentato una nuova serie di obiettivi finanziari che indicano un ritorno alla crescita quest'anno, dopo che gli utili del 2022 sono diminuiti rispetto a quanto inizialmente temuto.

TIM prevede che gli utili core del gruppo, inclusi i costi di locazione, cresceranno di una cifra 'a una cifra media' quest'anno, dopo un calo del 10,6% nel 2022, mentre i ricavi dei servizi chiave nel suo martoriato mercato nazionale sono visti sostanzialmente stabili.

Alle 11.20 le azioni TIM erano in rialzo dell'1,3% rispetto ad un indice italiano di blue chip in leggero calo.

Colpita da una costante erosione dei guadagni e delle vendite nell'ultimo decennio, a causa della forte concorrenza in patria, TIM sta cercando di risollevarsi con la vendita della sua preziosa rete fissa.

KKR, già investitore di minoranza nella rete fissa di TIM, questo mese ha offerto di acquistare una quota di controllo in un'impresa che comprende la rete fissa di TIM e l'unità di cavi sottomarini Sparkle.

Due fonti che hanno familiarità con la questione hanno detto che KKR valuta l'impresa a 20 miliardi di euro, compreso un earnout di circa 2 miliardi di euro.

Il secondo maggiore investitore di TIM, il finanziatore statale CDP, sta anche studiando un'offerta insieme al fondo infrastrutturale australiano Macquarie per un asset su cui il Governo ha poteri speciali per bloccare interessi indesiderati.