Gander Gold Corp. ha riferito che sono stati identificati molteplici obiettivi auriferi ad alta priorità per le perforazioni del 2023 nel Progetto Gander North, di 485 chilometri quadrati della Società, attraverso una serie di strutture con tendenza est-nord-est, lunga 25 chilometri, considerata altamente potenziale per la prossima scoperta significativa di alto grado a Terranova.

La stagione sul campo 2023 inizia a maggio. Oltre al suo progetto di punta Gander North, Gander Gold ha fatto importanti progressi anche nelle sue proprietà di Mount Peyton, BLT e Cape Ray, con aggiornamenti previsti nelle prossime settimane. Gander Gold è stata lanciata sul Canadian Securities Exchange nel marzo 2022 e ha una proprietà combinata del 50,2% tra Sassy Gold (35,3 milioni di azioni o 38,6%) ed Eric Sprott (10,6 milioni di azioni o 11,6%).

Meno di un milione di warrant (714.704) sono in circolazione. Da quando ha iniziato a lavorare al Progetto Gander North di 485 chilometri quadrati nel maggio 2021, Gander Gold ha condotto uno dei programmi di esplorazione dell'oro di base più completi dell'isola, consistente in indagini geofisiche aeree (MAG-VLF, LiDAR), nella raccolta di 12.342 campioni di terreno con orizzonte C, in indagini geochimiche di follow-up locali "GT Probe", nell'interpretazione strutturale, nella prospezione e nella mappatura geologica di aree target selezionate all'interno del progetto.

Punti salienti dell'esplorazione: Tra i campioni di terreno C-horizon raccolti a Gander North dal 2021, 932 campioni sono considerati "anomali" (>7,1 - 24,8 ppb Au), 185 "molto anomali" (>24,8 - 56,2 ppb Au) e 123 "estremamente anomali" (>56,2 - 1432.1 ppb Au), compresi 72 campioni da 100 ppb Au; nel database della geochimica del suolo e delle rocce, ci sono prove di anomalie di Mo, Cu e Pb che suggeriscono il potenziale di sistemi di tipo epitermale-mesotermico nell'area del Progetto Gander North; C'è una correlazione diretta di Au anomalo o estremamente anomalo nel suolo associato alle strutture trasversali est-nord-est identificate e agli splay associati, come evidenziato da numerosi campioni di suolo da 100 ppb Au che si trovano lungo queste caratteristiche, indicando una potenziale fonte d'oro (mesotermale) all'interno di queste strutture. La mappatura e la prospezione successive di queste strutture hanno identificato molteplici vene di quarzo e zone di inondazione di quarzo collegate alle strutture e agli splay.