LONDRA (awp/ats) - L'autorità britannica per la concorrenza (Competition and Markets Authority, CMA) ha esteso le sue indagini su presunte pratiche illecite nel settore dei profumi, allargandole ad accordi sull'assunzione di dipendenti. Nel mirino c'è anche la multinazionale ginevrina Givaudan.

Stando a una nota odierna, la CMA sta analizzando da vicino un possibile "coordinamento illegale" fra Givaudan, numero uno al mondo nel settore degli aromi e dei profumi, Firmenich (marchio pure con radici nel canton Ginevra che lo scorso anno si è fuso con l'olandese DSM) e la statunitense International Flavours & Fragrances. Sotto la lente d'ingrandimento vi è pure la tedesca Symrise.

Il regolatore britannico ha ampliato le indagini ad "accordi reciproci relativi all'assunzione di alcuni dipendenti coinvolti nella fornitura di profumi o ingredienti", recita il comunicato.

In Svizzera, lo scorso marzo, la Commissione della concorrenza (COMCO) aveva annunciato di aver aperto un'inchiesta su questa industria per il sospetto di intese sui prezzi. Le società allora menzionate erano le stesse quattro citate oggi.

Secondo alcuni indizi a disposizione, esse potrebbero aver violato la legge sui cartelli, in particolare coordinando la politica dei prezzi, impedendo ai loro concorrenti di rifornire determinati clienti e limitando la produzione di determinati profumi. Perquisizioni erano state effettuate in collaborazione con altre autorità estere della concorrenza, ovvero la Commissione europea, l'US Department of Justice Antitrust Division e proprio la CMA.