HE GROUP Il Governo australiano sta prendendo in seria considerazione un possibile credito d'imposta sulla produzione del 10%, che si applicherebbe alle aziende che sviluppano impianti di lavorazione per i minerali critici, ha dichiarato Warren Pearce, CEO dell'Association of Mining and Exploration Companies (AMEC).
I crediti d'imposta si estenderebbero oltre le aziende del settore del nichel australiano per includere i produttori di litio, vanadio, cobalto, grafite e terre rare, ha detto ai giornalisti a Canberra, secondo una registrazione della sua conferenza stampa fornita da AMEC.
"In tutto il mondo, altri Paesi stanno effettuando importanti interventi sul mercato che rendono difficile la competitività delle aziende australiane", ha detto Pearce.
"Vogliamo mantenere una parte maggiore del valore dei nostri minerali qui in Australia... costruendo industrie che aggiungano valore", ha detto.
Alla domanda se il Governo avesse preso in considerazione il consiglio dell'AMEC, ha risposto: "Sappiamo che è in seria considerazione nel processo di budget 2024".
Il Tesoriere australiano Jim Chalmers e il Ministro delle Risorse Madeleine King non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento sul credito d'imposta.
Tuttavia, il mese scorso la King ha detto che il credito d'imposta sulla produzione era in esame, anche se non poteva garantire che sarebbe stato attuato.
Le aziende che stanno costruendo, o che hanno dichiarato di voler prendere in considerazione la costruzione di impianti ad alto valore aggiunto, includono Pilbara Minerals, IGO e Mineral Resources. Non è chiaro se un eventuale credito d'imposta sulla produzione possa essere utilizzato da aziende come BHP che hanno bisogno di rinnovare le loro attività.
Il bilancio federale 2024 dovrebbe essere presentato a maggio.
