RELAZIONE

1.01

TREND DI CONTESTO

SULLA

1.02

SINTESI ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO

1.02.01

Risultati economici e investimenti

1.02.02

Struttura patrimoniale e indebitamento finanziario riclassificato

GESTIONE

1.03

ANALISI PER AREE STRATEGICHE D'AFFARI

1.03.01

Gas

1.03.02

Energia elettrica

1.03.03

Ciclo idrico integrato

1.03.04

Ambiente

1.03.05

Altri servizi

1.04

TITOLO IN BORSA E RELAZIONI CON L'AZIONARIATOI

BILANCIO

2.01.01

Conto economico

2.01

SCHEMI DI BILANCIO

CONSOLIDATO

2.01.02

Situazione patrimoniale-finanziaria

2.01.03

Rendiconto finanziario

2.01.04

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

2.02

PRINCIPI DI REDAZIONE

2.03

ELENCO DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE

4

6

16

39

42

47

49

| Introduzione

| Relazione sulla gestione

| Bilancio consolidato Gruppo Hera

1.01 TREND DI CONTESTO

Nei primi mesi del 2024 l'economia mondiale ha registrato segnali di moderata ripresa grazie soprattutto a maggiori consumi e all'occupazione che negli Stati Uniti, più che in altri paesi, è cresciuta oltre le attese.

Secondo le stime più recenti del Fondo monetario internazionale (Fmi), nel 2024 il Pil mondiale continuerà a crescere di poco più del 3%, nonostante le politiche monetarie restrittive, la prolungata crisi del settore immobiliare cinese e le tensioni in Medio Oriente che hanno avuto finora un impatto limitato sull'interscambio di merci, pur rimanendo possibili rischi al ribasso per l'economia globale con un eventuale aggravamento dei conflitti in corso.

Il Pil dell'area dell'euro, di contro, ha continuato a ristagnare per la debolezza dell'industria, a fronte di segnali di recupero nel terziario. L'inflazione sui beni al consumo, soprattutto industriali non energetici e alimentari, ha continuato la sua discesa, mentre quella dei servizi è rimasta su livelli elevati. Secondo le proiezioni di marzo della Bce, quest'anno l'inflazione diminuirà fino al 2,3%, tornando in linea con l'obiettivo del 2% nel 2025 e nel 2026.

Secondo le stime di Banca Italia, nel nostro paese l'attività economica è aumentata in misura contenuta nel primo trimestre del 2024, risultando ancora frenata dalla flessione della manifattura, a fronte di una ripresa nei servizi. I consumi hanno recuperato solo in parte il calo della fine dello scorso anno, mentre si è assistito a un lieve incremento degli investimenti privati, sostenuti dall'autofinanziamento, in quanto il costo del credito resta su livelli elevati.

L'occupazione, dopo essere fortemente salita alla fine dello scorso anno, in special modo nei servizi e nelle costruzioni, è rimasta stabile nei primi due mesi del 2024, pur continuando a crescere nella componente a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione resta su livelli storicamente bassi.

Le previsioni prevedono una crescita del Pil dello 0,6% nel 2024, dell'1% nel 2025 e dell'1,2% nel 2026, beneficiando della ripresa dei redditi reali e della domanda estera. L'inflazione è stimata in riduzione all'1,3%, principalmente per il contributo negativo della componente energetica, risalendo fino all'1,7% nel 2025 e nel 2026.

I rischi per la crescita derivano da un impatto della restrizione monetaria più accentuato del previsto, da effetti più marcati della riduzione degli incentivi al comparto edilizio e dalla possibilità che la debolezza del commercio mondiale persista più a lungo rispetto a quanto stimato.

Nel primo trimestre dell'anno si sono registrati risultati estremamente positivi sui mercati finanziari a livello globale, anche se caratterizzati da un'elevata volatilità dovuta all'evoluzione delle tensioni geopolitiche, all'andamento della ripresa economica e al variare delle attese sulle politiche monetarie delle Banche Centrali. I dati macroeconomici evidenziano che il processo disinflattivo in corso, meno virtuoso rispetto agli ultimi mesi del 2023, porterebbe a ridimensionare l'entità e la tempistica dei tagli dei tassi di interesse da parte della BCE e della FED nel corso dell'anno. Infatti, i mercati si attendono un taglio meno consistente e le stesse Banche Centrali, durante i meeting della prima parte del 2024, hanno ribadito l'importanza di attuare una politica monetaria restrittiva fintanto che non vengano raggiunti gli obiettivi target di inflazione. Rimangono quindi invariati i tassi di interesse a breve termine, mentre si registra una maggiore volatilità dei tassi a medio-lungo termine con livelli più alti, rispetto alla chiusura di dicembre, di circa 20 punti base. Lo spread BTP-Bund a 10 anni, in marzo, si riduce a 138 punti base, grazie al miglioramento delle prospettive sulla situazione economica dell'Italia. Anche il mercato primario ha mostrato un momento positivo e di forte resilienza al contesto esterno particolarmente complesso, registrando elevati volumi di emissioni obbligazionarie, superiori del 16% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, ove sul lato della domanda gli investitori hanno colto l'opportunità di bloccare i rendimenti consistenti dei titoli obbligazionari, sfruttando l'ampia liquidità e la volatilità registrata sui mercati.

Con un ambito nazionale e internazionale instabile, caratterizzato dall'esacerbarsi del contesto geopolitico, le quotazioni di greggi e combustibili hanno rilevato nel primo trimestre valori in crescita rispetto ai livelli di prezzo della fine del 2023. Nel primo trimestre 2024 il Mercato del giorno prima dell'energia (Mgp), seppur in lieve aumento su base mensile, ha evidenziato una riduzione del prezzo del 41,6% rispetto allo stesso trimestre dell'esercizio 2023. Secondo i dati elaborati dalla società di trasmissione rete nazionale (Terna), i consumi di energia elettrica del trimestre hanno mostrato un leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dello 0,6%, passando da 77,1 TWh

Andamento e previsioni economiche globali

La congiuntura italiana

  1. mercati finanziari

Settore energy: prezzi, consumi e domanda

Gruppo Hera - Relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2024

4|

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| Bilancio consolidato Gruppo Hera

a 77,7 TWh, con un decremento nel solo mese di marzo dell'1,4% (rispetto allo stesso mese del 2023). Nel corso del periodo in analisi la domanda è stata soddisfatta per il 78,6% dalla produzione nazionale, che ha registrato un decremento rispetto allo stesso periodo del 2023 del 4,3% passando a 61,2 TWh, mentre il saldo con l'estero si è attestato a circa 16,7 TWh.

Nel primo trimestre 2024 la produzione nazionale netta da fonti rinnovabili è stata pari al 46,3% della produzione netta totale, per un volume pari a 28,3 TWh, superiori ai 22,9 TWh prodotti nel primo trimestre 2023. La quota di consumi soddisfatta dalle rinnovabili è stata pari al 36,4%, in aumento rispetto alla quota di consumi soddisfatta nel 2023 per effetto dell'osservato incremento della produzione idroelettrica (+75,6%), eolica (+12,8%), geotermica (+2,7%) e fotovoltaica (+5,7%). Le rinnovabili subiscono un forte incremento globale di 5,4 TWh. Rilevante, infine, il calo della produzione termoelettrica rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, pari a meno 8,2 TWh.

L'indice dei prezzi per il gas naturale all'hub olandese (Ttf), assunto come riferimento dei prezzi dei mercati spot a breve termine europei, mostra una riduzione nel primo trimestre 2024 del 60,6% rispetto al primo trimestre 2023. Le informazioni rese disponibili dal gestore della rete di trasporto nazionale del gas (Snam Rete Gas) per lo stesso trimestre, mostrano inoltre un calo del 3,5% dei consumi di gas naturale rispetto all'analogo trimestre dell'esercizio precedente, passando dai 20,6 miliardi di mc ai 19,9 miliardi di mc. Il calo più significativo dei consumi è ascrivibile sia alla domanda della generazione elettrica, attestata su 5 miliardi di mc con un calo del 5,7% sul trimestre dell'esercizio precedente, sia seppur in misura inferiore, alla domanda a uso civile, che si attesta su 11,4 miliardi di mc con un calo dell'1,1%. Subiscono un lieve calo anche le esportazioni, con volumi pari a 0,6 miliardi di mc. I consumi a uso industriale pari a 3 miliardi di mc restano pressochè invariati rispetto a quelli del 2023 registrando un calo dello 0,3%. Nel corso del trimestre la domanda è stata soddisfatta, in termini di immesso in rete, per il 75,3% dalle importazioni di gas, per il 21,2% dagli stoccaggi e per la parte residuale dalla produzione nazionale.

Venendo agli aspetti normativi-regolatori, tra gli interventi di maggior rilievo per il Gruppo, emanati nel corso del primo trimestre 2024, si segnalano:

  • disposizioni per la promozione della sicurezza energetica del Paese (DL "Energia-bis") che, oltre a definire le modalità di assegnazione del servizio di fornitura di energia elettrica ai clienti vulnerabili, ha disposto, dal primo gennaio 2025, l'applicazione a tutti i clienti elettrici dei prezzi zonali definiti in base agli andamenti del mercato all'ingrosso dell'energia elettrica, superando quindi l'indicizzazione dei prezzi al Prezzo unico nazionale (PUN);
  • i seguenti provvedimenti adottati dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera):
    • la delibera 10/2024 con la quale Arera ha integrato le agevolazioni tariffarie a favore delle popolazioni maggiormente colpite dagli eventi alluvionali del 2023, introducendo alcune modifiche al fine di ridurre gli oneri complessivi posti a carico degli esercenti e gestori;
    • la delibera 7/2024/R/rif, che ha abrogato il metodo tariffario del trattamento dei rifiuti per il biennio 2022-23 posponendone la decorrenza al 2024 e disponendo per gli anni 2022-23 l'applicazione dei regimi antecedenti la regolazione nazionale, al fine di ottemperare alle note sentenze del Consiglio di Stato in materia di annullamento dei criteri di identificazione degli impianti minimi del trattamento;
    • la delibera 119/2024/R/eel con la quale sono state approvate le modalità di affidamento e le disposizioni per l'erogazione del Servizio a tutele graduali per le piccole imprese per il periodo che intercorre dal primo luglio 2024 al 31 marzo 2027;
    • gli orientamenti finali di Arera circa la Revisione della bolletta 2.0 al fine di renderla sempre più uno strumento a sostegno della consapevolezza del cliente finale e di promozione della concorrenza.

Business regolati

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1.02 SINTESI ANDAMENTO ECONOMICO- FINANZIARIO

Al fine di trasmettere le informazioni sull'andamento della redditività dei business in cui opera, nonché sulla propria situazione patrimoniale e finanziaria, il Gruppo Hera utilizza gli Indicatori alternativi di performance (Iap). In accordo con gli orientamenti pubblicati il 4 marzo 2021 dall'European securities and markets authority (Esma) e in coerenza con quanto previsto dalla comunicazione Consob 5/21 del 29 aprile 2021, sono di seguito esplicitati il contenuto e il criterio di determinazione degli Iap utilizzati nel presente bilancio, laddove presenti. Gli eventuali special item operativi, finanziari e fiscali sono rappresentati di seguito, così come eventuali rettifiche aventi carattere gestionale (rettifiche gestionali) ritenute di ausilio nella comprensione dei risultati.

Il Gruppo Hera determina gli indicatori economici di periodo classificando come special item le componenti reddituali significative che: (i) derivano da eventi o da operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività; (ii) derivano da eventi o da operazioni non rappresentativi della normale attività del business. Al tempo stesso alcune poste contabili vengono rettificate utilizzando un criterio di valorizzazione gestionale, qualora quest'ultimo faciliti l'analisi di alcune specifiche dinamiche di business. In considerazione del fatto che le rettifiche gestionali di cui sopra comportano riflessi patrimoniali, tali effetti sono portati a rettifica degli indicatori patrimoniali-finanziari di seguito esposti.

Gli indicatori riportati di seguito sono utilizzati come target finanziari nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresentano principalmente misure utili per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di business unit), anche attraverso il confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti.

Le rettifiche gestionali indicate nel calcolo dei singoli Iap sono descritte, se presenti, in apposita tabella di dettaglio nella successiva sezione "Riconciliazione special item e rettifiche gestionali con schemi di bilancio Ifrs", così come gli eventuali special item operativi, finanziari e fiscali.

Il margine operativo lordo (nel prosieguo Mol o Ebitda) è calcolato sommando gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni all'utile operativo dello schema di bilancio.

Il margine operativo lordo adjusted (nel prosieguo Mol* o Ebitda*) è calcolato sommando o sottraendo al margine operativo lordo descritto in precedenza le rettifiche gestionali.

Il margine operativo netto è calcolato sottraendo i costi operativi dai ricavi operativi. Tra i costi operativi, gli ammortamenti e accantonamenti sono nettati degli special item operativi.

Il margine operativo netto adjusted è calcolato sommando o sottraendo al margine operativo netto descritto in precedenza le rettifiche gestionali.

Il risultato ante-imposteadjusted è calcolato togliendo dal margine operativo netto adjusted appena descritto la gestione finanziaria esposta negli schemi di bilancio al netto degli special item finanziari.

Il risultato netto adjusted è calcolato sottraendo dal risultato ante-imposte adjusted appena descritto le imposte da schema di bilancio al netto degli special item fiscali e dell'effetto fiscale delle rettifiche gestionali.

Il risultato da special item (se presente nella relazione oggetto di commento) è finalizzato a evidenziare il risultato delle poste special item.

L'utile netto adjusted è calcolato sommando al risultato netto adjusted descritto in precedenza il risultato da special item. Tale indicatore include, quindi, eventuali rettifiche gestionali utilizzate per ricondurre a criteri gestionali alcune poste valutative contabili.

Il margine operativo lordo adjusted su ricavi, il margine operativo netto adjusted su ricavi e l'utile netto adjusted su ricavi misurano la performance operativa del Gruppo facendo una proporzione, in termini percentuali, del margine operativo lordo adjusted, del margine operativo netto adjusted e dell'utile netto adjusted diviso il valore dei ricavi.

Indicatori alternativi di performance (Iap)

Indicatori economici e investimenti

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Gli investimenti netti sono ottenuti dalla somma degli investimenti in immobilizzazioni materiali, attività immateriali e partecipazioni al netto dei contributi in conto capitale.

Le immobilizzazioni nette sono determinate quale somma di: immobilizzazioni materiali, attività immateriali e avviamento, partecipazioni, attività e passività fiscali differite.

Il capitale circolante netto è definito dalla somma di: rimanenze, crediti e debiti commerciali, crediti e debiti per imposte correnti, altre attività e altre passività correnti, quota corrente di attività e passività per strumenti finanziari derivati su commodity.

I fondi accolgono la somma delle voci di "trattamento di fine rapporto e altri benefici" e "fondi per rischi e oneri".

Il capitale investito netto è determinato dalla somma algebrica delle "immobilizzazioni nette", del "capitale circolante netto" e dei "fondi".

L'indebitamento finanziario netto (o, in alternativa, NetDebt) rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato conformemente agli orientamenti Esma 32-382-1138 con l'aggiunta dei valori delle attività finanziarie non correnti. Tale indicatore è quindi determinato come somma delle voci: attività finanziarie correnti e non correnti, disponibilità liquide e mezzi equivalenti, passività finanziarie correnti e non correnti, quota corrente e non corrente di attività e passività per strumenti finanziari derivati su tassi e cambi.

Si riportano di seguito gli Iap del Gruppo Hera:

Indicatori patrimoniali- finanziari

Indicatori economici e investimenti

31-mar-24

31-mar-23

Var. Ass.

Var. %

(mln/euro)

Ricavi

3.285,8

5.628,9

(2.343,1)

(41,6)%

Margine operativo lordo adjusted

417,1

410,2

6,9

+1,7%

Margine operativo lordo adjusted/ricavi

12,7%

7,3%

+5,4 p.p.

+0,0%

Margine operativo netto adjusted

245,9

236,1

9,8

+4,2%

Margine operativo netto adjusted /ricavi

7,5%

4,2%

+3,3 p.p.

+0,0%

Utile netto adjusted

153,3

140,3

13,0

+9,3%

Utile netto adjusted /ricavi

4,7%

2,5%

+2,2 p.p.

+0,0%

Investimenti netti

149,5

166,1

(16,6)

(10,0)%

Indicatori patrimoniali-finanziari (mln/euro)

31-mar-24

31-dic-23

Var. Ass.

Var. %

Immobilizzazioni nette

8.150,8

8.119,2

31,6

+0,4%

Capitale circolante netto

429,0

166,0

263,0

+158,4%

Fondi

(709,1)

(705,9)

(3,2)

+0,5%

Capitale investito netto

7.870,7

7.579,3

291,4

+3,8%

Indebitamento finanziario netto

3.986,6

3.827,7

158,9

+4,2%

Gruppo Hera - Relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2024

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Riconciliazione special item e rettifiche gestionali con schemi di bilancio Ifrs

Come illustrato dettagliatamente nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023 a cui si rimanda per completezza di trattazione, a partire dall'esercizio 2022, a integrazione dell'informativa redatta in conformità ai principi Ifrs, il management ha ritenuto opportuno presentare i risultati valorizzando gli stoccaggi di gas naturale secondo un criterio gestionale, al fine di fornire una rappresentazione coerente con un contesto di mercato che presentava significative e repentine variazioni di prezzo rispetto agli andamenti storici.

Già al termine del primo trimestre 2023 e per tutti i trimestri successivi compreso quello attuale oggetto di rendicontazione, il differenziale di valorizzazione risultava essere interamente rientrato, con effetto quindi sulla variazione delle rimanenze di conto economico dell'esercizio 2023, ma non sul valore delle rimanenze iscritto a stato patrimoniale. Quest'ultimo, in particolare, riflette una svalutazione che discende da una valorizzazione contabile superiore a quella gestionale, per effetto del gas residuo in giacenza il cui costo medio risente ancora degli acquisti effettuati nell'anno 2022 con uno scenario di prezzi estremamente elevato rispetto all'attuale.

In sintesi, quindi, la valorizzazione civilistica e gestionale delle giacenze al 31 marzo 2024 risulta essere allineata, mentre il periodo economico di confronto riflette il rientro del disallineamento sorto nell'esercizio 2022 (con effetto quindi sulla variazione di periodo, ma non sullo stock).

Nella seguente tabella è riportata la riconciliazione tra lo schema di conto economico gestionale e lo schema di conto economico consolidato redatto secondo i principi contabili.

31-mar-24

31-mar-23

mln/euro

Schema

Rettifiche

Schema

Schema

Rettifiche

Schema

pubblicato

gestionali

gestionale

pubblicato

gestionali

gestionale

Ricavi

3.285,8

3.285,8

5.628,9

5.628,9

Altri ricavi operativi

113,2

113,2

121,2

121,2

Materie prime e materiali

(1.841,1)

(1.841,1)

(4.391,1)

(93,0)

(4.484,1)

Costi per servizi

(965,9)

(965,9)

(684,7)

(684,7)

Costi del personale

(169,1)

(169,1)

(165,4)

(165,4)

Altre spese operative

(18,0)

(18,0)

(19,2)

(19,2)

Costi capitalizzati

12,2

12,2

13,5

13,5

Margine operativo lordo

417,1

417,1

503,2

(93,0)

410,2*

Ammortamenti, accantonamenti e

(171,2)

(171,2)

(174,1)

(174,1)

svalutazioni

Margine operativo netto

245,9

245,9

329,1

(93,0)

236,1*

Gestione finanziaria

(33,0)

(33,0)

(44,4)

(44,4)

Risultato ante-imposte

212,9

212,9

284,7

(93,0)

191,7*

Imposte

(59,6)

(59,6)

(78,2)

26,8

(51,4)

Risultato netto

153,3

153,3

206,5

(66,2)

140,3*

Attribuibile:

azionisti della Controllante adjusted

143,1

143,1

194,4

(66,2)

128,2*

azionisti di minoranza

10,2

10,2

12,1

12,1

* si intendono i risultati adjusted come precedentemente definiti

Gruppo Hera - Relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2024

8|

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| Bilancio consolidato Gruppo Hera

1.02.01 Risultati economici e investimenti

Il primo trimestre 2024 si chiude per il Gruppo Hera con risultati economici in crescita rispetto all'anno precedente. Il margine operativo lordo adjusted si attesta a un valore pari a 417,1 milioni di euro in aumento dell'1,7% rispetto al 2023, il margine operativo netto adjusted cresce del 4,2% e l'utile netto adjusted consuntiva un incremento del 9,3%.

I risultati del primo trimestre 2024 si collocano all'interno di uno scenario esterno che ha evidenziato andamenti meno volatili dei prezzi delle commodity energetiche, riportando il Gruppo Hera a operare in un contesto di mercato più stabile rispetto allo scorso anno, anche se non ancora ai livelli pre-crisi.

Le performance consuntivate sono guidate dalla strategia multibusiness del Gruppo, bilanciata tra attività regolamentate e a libera concorrenza, con la consueta attenzione verso la sostenibilità e l'economia circolare. Il Gruppo Hera persegue questo modello sia nella crescita organica che nelle opportunità offerte dal mercato attraverso lo sviluppo per linee esterne.

Di seguito vengono illustrati i risultati economici al 31 marzo 2024 e 2023:

Risultati economici in crescita

Conto economico

Mar-24

Inc. %

Mar-23

Inc. %

Var. Ass.

Var. %

(mln/euro)

Ricavi

3.285,8

0,0%

5.628,9

0,0%

(2.343,1)

(41,6)%

Altri ricavi operativi

113,2

3,4%

121,2

2,2%

(8,0)

(6,6)%

Materie prime e materiali

(1.841,1)

(56,0)%

(4.484,1)

(79,7)%

(2.643,0)

(58,9)%

Costi per servizi

(965,9)

(29,4)%

(684,7)

(12,2)%

281,2

41,1%

Altre spese operative

(18,0)

(0,5)%

(19,2)

(0,3)%

(1,2)

(6,3)%

Costi del personale

(169,1)

(5,1)%

(165,4)

(2,9)%

3,7

2,2%

Costi capitalizzati

12,2

0,4%

13,5

0,2%

(1,3)

(9,7)%

Margine operativo lordo *

417,1

12,7%

410,2

7,3%

6,9

1,7%

Ammortamenti, accantonamenti e

(171,2)

(5,2)%

(174,1)

(3,1)%

(2,9)

(1,7)%

svalutazioni

Margine operativo netto *

245,9

7,5%

236,1

4,2%

9,8

4,2%

Gestione finanziaria

(33,0)

(1,0)%

(44,4)

(0,8)%

(11,4)

(25,7)%

Risultato prima delle imposte *

212,9

6,5%

191,7

3,4%

21,2

11,1%

Imposte

(59,6)

(1,8)%

(51,4)

(0,9)%

8,2

16,0%

Utile netto del periodo *

153,3

4,7%

140,3

2,5%

13,0

9,3%

Attribuibile a:

Azionisti della Controllante *

143,1

4,4%

128,2

2,3%

14,9

11,6%

Azionisti di minoranza

10,2

0,3%

12,1

0,2%

(1,9)

(15,7)%

* si intendono i risultati adjusted come precedentemente definiti

Gruppo Hera - Relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2024

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| Relazione sulla gestione

| Bilancio consolidato Gruppo Hera

RICAVI (mld/euro)

5,6

3,3

2024

2023

3,3

miliardi di euro

ricavi (- 41,6%)

I ricavi a marzo 2024 sono in calo di 2.343,1 milioni di euro rispetto all'equivalente periodo del 2023. I settori dell'energia presentano una flessione pari a 2.164 milioni di euro, principalmente per il calo dei prezzi delle commodity e per le minori attività di intermediazione, oltre alla riduzione delle attività incentivate sui servizi per il risparmio energetico, negli edifici abitativi per circa 173 milioni di euro.

Tale contrazione viene parzialmente mitigata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie al rilevante sviluppo commerciale.

Infine, i ricavi del settore ambiente evidenziano una flessione di 4,9 milioni di euro, principalmente per i minori ricavi da produzione di energia, per una leggera flessione dei prezzi dei rifiuti a mercato e per la riduzione dei volumi conferiti nei termovalorizzatori.

Per approfondimenti, si rimanda all'analisi delle singole aree d'affari del capitolo 1.03.

Gli altri ricavi operativi a marzo 2024 sono in calo di 8 milioni di euro rispetto all'equivalente periodo del 2023. Si segnalano i minori ricavi per commesse su beni oggetto di concessione per complessivi 7,9 milioni di euro.

I costi delle materie prime e materiali si riducono di 2.643 milioni di euro rispetto a marzo 2023. Questo decremento è prevalentemente correlato all'andamento dei ricavi energy in relazione al calo dei prezzi delle materie prime energetiche, grazie a una maggiore stabilità dei mercati.

Gli altri costi operativi aumentano di 280 milioni di euro (maggiori costi per servizi per 281,2 milioni di euro e minori spese operative per 1,2 milioni di euro). Si evidenziano complessivamente circa 425 milioni di euro per maggiori costi di trasporto e stoccaggio gas e degli oneri di sistema come anche indicato nei capitoli 1.03.01 e 1.03.02. I servizi per l'efficienza energetica e i servizi a valore aggiunto registrano minori costi per lavori pari a 145 milioni di euro.

Il costo del personale cresce del 2,2% rispetto a marzo 2023, per un controvalore di 3,7 milioni di euro. Questo aumento è prevalentemente riconducibile agli incrementi retributivi previsti dal Contratto collettivo nazionale di lavoro e alla maggiore presenza media registrata nel periodo considerato.

I costi capitalizzati calano di 1,3 milioni di euro per le minori opere a investimento su beni di proprietà del Gruppo.

Gruppo Hera - Relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2024

Costi di materia prima correlati all'andamento dei ricavi

+2,2% costo del personale

10|

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HERA S.p.A. - Holding Energia Risorse Ambiente published this content on 14 May 2024 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 14 May 2024 13:27:30 UTC.