ZUGO (awp/ats) - Utile operativo da record nel terzo trimestre per Holcim, malgrado vendite in calo. Il colosso mondiale dei materiali da costruzione ha in effetti visto il proprio fatturato tra luglio e settembre scendere su base annua del 8,8% a 7,34 miliardi di franchi, mentre l'Ebit è cresciuto del 3,1% a 1,6 miliardi.

Da quest'ultimo dato sono esclusi i costi di ristrutturazione, le controversie e altre spese una tantum, nonché le svalutazioni delle attività, indica il gruppo in una nota odierna. L'incremento è stato ottenuto nonostante la domanda inferiore in alcuni mercati e vento contrario sul fronte valutario, ha fatto notare, citato nel comunicato, il CEO Jan Jenisch.

Il margine Ebit è a sua volta aumentato nel giro di dodici mesi, passando dal 19,3% al 21,8%. Nessuna indicazione invece sull'utile netto, che la multinazionale solitamente non aggiorna nei trimestri dispari.

Quanto al giro d'affari, la diminuzione è da ricercare soprattutto nella cessione delle attività del cemento in India e Brasile. In termini organici - ossia su base comparabile e quindi correggendo anche gli effetti dei cambi - si è comunque assistito a una crescita nell'ordine del 4,3%, precisa Holcim. Complessivamente, nei primi nove mesi dell'anno il fatturato è di 20,4 miliardi (-10,2%, ma +6,2% organicamente).

I ricavi sono rimasti leggermente al di sotto delle previsioni formulate alla vigilia dagli specialisti interrogati dall'agenzia finanziaria AWP. Il risultato operativo ha per contro superato le attese.

Forte di questa convincente performance trimestrale, la direzione di Holcim ha rivisto verso l'alto gli obiettivi per il 2023 riguardo al margine Ebit: ora si punta ad andare oltre il 17%, invece che il 16%. Invariati gli altri traguardi nel mirino.