WASHINGTON (awp/ats/ans) - Un tribunale federale di Boston ha respinto il progetto di fusione tra le compagnie aeree Spirit e JetBlue, che avrebbe dovuto creare la quinta compagnia americana più grande, ritenendo che l'operazione sarebbe negativa per i consumatori.

La decisione fa seguito a una denuncia presentata a marzo dal Dipartimento di Giustizia americano.

Secondo la decisione del giudice William Young la fusione comporterebbe "prezzi mediamente più alti per i clienti" e "l'eliminazione di Spirit danneggerebbe i viaggiatori che fanno affidamento sulle tariffe basse" della compagnia.

"L'azienda creata dalla fusione di JetBlue e Spirit aggiungerebbe sicuramente concorrenza alle più grandi paese. Tuttavia, allo stesso tempo, i consumatori che si affidano al modello low-cost specifico di Spirit ne risentirebbero", ha spiegato il giudice Young nella sua sentenza.

In una dichiarazione congiunta, le due società hanno affermato di "non essere d'accordo" con la decisione del tribunale. "Continuiamo a credere che la nostra fusione sia la soluzione per migliorare la concorrenza e offrire prezzi bassi e un servizio di qualità ai clienti, aumentando al tempo stesso la nostra capacità di competere contro i vettori americani dominanti", scrivono nel comunicato stampa. Le due società hanno inoltre precisato che stanno studiando "la decisione" e che valuteranno "quali sono le nostre opzioni".