MILANO (MF-DJ)--Nei primi nove mesi di quest'anno Intesa Sanpaolo ha già compiuto un'ampia parte delle cessioni di crediti deteriorati previste dal piano industriale al 2025. L'esito non era scontato alla luce di un quadro macroeconomico che ha fatto salire le aspettative di rendimento degli investitori e quindi scendere i prezzi medi degli stock.

Complessivamente, scrive MF-Milano Finanza, la banca guidata dal consigliere delegato Carlo Messina ha venduto posizioni per un valore nominale di 9,3 miliardi, portando a oltre 58 miliardi l'importo delle dismissioni fatte dal picco del 2015 a oggi. Questo operazioni hanno portato Intesa molto vicino agli obiettivi delineati nel piano industriale al 2025 presentato nel febbraio scorso.

Nel dettaglio la banca ha realizzato una cartolarizzazione garantita (gacs) da quattro miliardi che già all'inizio dell'anno ha consentito di abbassare in maniera drastica lo stock di sofferenze. A questa operazione si è poi aggiunta una doppia iniziativa nel comparto del leasing: da un lato la cessione degli npl residui rimasti in campo alla controllata Provis (che sarà ora fusa per integrazione nella capogruppo) e dall'altro lato la dismissione degli 1,7 miliardi di posizioni di leasing in sofferenza presenti sui bilanci del gruppo.

Particolare attenzione è andata al comparto degli unlikely to pay. Gli utp sono crediti verso aziende finite in difficoltà che però possono ancora essere riportati in bonis grazie a interventi mirati. Si tratta insomma di un asset molto diverso rispetto alle sofferenze, che richiedono invece un approccio industriale e non liquidatorio. Già negli anni scorsi Intesa aveva aggredito lo stock e quest'anno ha proseguito in questa direzione con l'operazione M3 dal valore nominale di 2,1 miliardi a cui si è aggiunta una singola posizione da un miliardo.

Vale peraltro la pena ricordare che in questo ambito negli anni scorsi Intesa aveva raggiunto un accordo strategico con Prelios a cui sono stati ceduti crediti per 3 miliardi e dato in gestione un ulteriore stock da 6,7 miliardi. L'alleanza è stata simile a quella realizzata in precendenza con Intrum Italia nell'ambito npl che aveva previsto la cessione di un portafoglio dal valore nominale superiore a 10 miliardi.

red


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September 22, 2022 02:29 ET (06:29 GMT)