MILANO (MF-DJ)--La Compagnia di San Paolo ha presentato il Piano

strategico 2021-2024 e le linee programmatiche per l'anno in corso.

L'obiettivo del business plan della fondazione torinese è generare un

impatto di almeno 2 miliardi di euro a beneficio dei territori facendo

leva sugli oltre 500 milioni di erogazioni previsti per il quadriennio.

Si tratta, nel dettaglio, di 155 milioni di erogazioni per il 2021 per

generare un impatto di almeno 550 milioni di euro. I pilastri qualitativi

del Piano sono la conoscenza, il benessere, le opportunitá, le geografie,

la svolta green e la transizione digitale.

"La Compagnia di San Paolo ha 458 anni e ha accompagnato lo sviluppo del Nord-Ovest italiano in tutti questi anni e anche in momenti difficili come le carestie e le pestilenze. Eppure quest'anno è davvero difficile

trovare un punto di partenza per presentare il Piano strategico 2021-2024

della fondazione. Questo momento richiede un supplemento di coraggio e di

visione", lo ha affermato Francesco Profumo, presidente della fondazione

azionista di Intesa Sanpaolo.

Il Piano che si interseca con lo sviluppo sostenibile previsto

dall'agenda 2030 delle Nazioni Unite cerca di affrontare le sfide del

presente come le disuguaglianze crescenti, il cambiamento climatico, la

crisi delle democrazie, il diffondersi populismi, l'innalzarsi dei debiti

pubblici. "E' un'economia che fa fatica a trasformarsi in sostenibile",

spiega Profumo.

"Abbiamo fatto una previsione prudenziale per il 2021 di

zero dividendi. I numeri nel Piano sono coerenti con questa previsione.

Questa è stata una scelta dovuta al fatto che avevamo costituito il Fondo

di stabilizzazione delle erogazioni da una parte e poi non avevamo

investito i proventi nel fondo diversificato. Abbiamo quindi la

possibilitá di fare per il 2021 una previsione tranquilla, auspichiamo

naturalmente che ci siano dividendi ma sapremo fare un lavoro comunque

tranquillo", ha spiegato Profumo.

Il valore di mercato complessivo del portafoglio di attivitá

finanziarie della fondazione torinese è di 6,7 miliardi di euro, rispetto

ai 7,2 mld del 2019. Il valore di mercato della partecipazione nella banca conferitaria Intesa Sanpaolo, pari al 6,119%, nel 2020 è di 2,3 mld di euro.

"Adotteremo un approccio" per gli investimenti finanziari "sempre piú

basato sulla valutazione del rischio ritenuto accettabile per la

fondazione. Il nostro patrimonio è composto da investimenti diretti come

quelli nella banca conferitaria Intesa Sanpaolo, in Cdp e Bankitalia; da

investimenti collegati agli obiettivi di missione della Compagnia e da

investimenti in fondi gestiti da terzi che compongono il portafoglio

diversificato sui mercati internazionali", spiega il presidente Francesco

Profumo nel corso della presentazione del Piano strategico al 2024.

Nel portafoglio strategico c'è la partecipazione di Intesa Sanpaolo che

a fine 2020 pesava circa 1/3 del valore di mercato complessivo delle

partecipazioni della Compagnia. "L'anno scorso da questa quota sono

derivate il 60% delle nostre entrate al netto delle imposte. Si capisce

quindi che cosa ha voluto dire per la Compagnia la sospensione dividendi

2020 voluta dalla Bce", spiega Profumo.

Altre partecipazioni sono quelle immobilizzate, come quella nella

multiutility Iren, in Bankitalia e Cdp.

C'è poi il portafoglio diversificato in 2 fondi gestito da Fondaco Sgr,

il primo per investimenti tradizionali e liquidi il secondo per quelli

alternativi e illiquidi.

Sempre per quanto riguarda il patrimonio la Compagnia nell'ambito del

piano 2021-2024 adotterá una "Responsible Investment Policy", che avrá

l'obiettivo di definire l'applicazione dei criteri Esg (Environmental,

Social and Governance) agli investimenti in essere e a quelli futuri.

L'adozione dei criteri Esg, quale elemento della gestione del

portafoglio finanziario, verrá completata dal perseguimento di un

allineamento degli investimenti quotati ad alcuni obiettivi definiti

dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals), "in

un'ottica di miglioramento dei risultati sociali e ambientali in linea co la missione e gli scopi della fondazione e per promuovere su scala globale lo sviluppo culturale, civile ed economico", spiega il segretario generale Alberto Anfossi.

Nel 2020 l'ente ha erogato oltre 168 milioni di euro nel 2020 per il

sostegno e lo sviluppo di 1.086 progetti nella cultura, al pianeta, alle

persone e per la pianificazione, studi e valutazioni.

L'evento di presentazione è stato anche un'occasione per una

riflessione a 360 gradi sul mondo delle fondazioni. La pandemia ha messo

in evidenza in modo ancora piú evidente alcune fragilitá del sistema"

delle fondazioni "ed è necessario fare una riflessione in questa

direzione", ha spiegato Profumo interpellato circa la possibilitá che le

difficoltá causate dal Covid-19 possano far tornare in auge quel disegno

di fusione tra fondazioni di cui si era discusso in ambito Acri in passato.

"Una delle domande che ci siamo posti con la definizione del Piano

strategico della Compagnia di San Paolo è se questo modello possa trovare

attenzione da parte di altri soggetti. Nella nostra ossessione per la

sostenibilitá ci poniamo l'obiettivo di mettere a disposizione risorse

erogative per irrobustire i nostri beneficiari e metterli in condizione di avere meno bisogno di noi. Noi vogliamo investire perchè diventino piú

robusti e vogliamo anche allargare il perimetro dei nostri beneficiari.

E' un modello che vogliamo sperimentare e siamo disponibile a metterlo a

disposizione delle altre fondazioni. Nell'ottica di una modalitá di

lavoro condivisa abbiamo messo a disposizione competenze a fondazioni piú

piccole e le abbiamo accompagnate in questo percorso. Vogliamo insomma

mostrare modelli operativi nuovi e mettere in atto azioni di

accompagnamento e supporto anche di fondazioni piú piccole".

cce

(END) Dow Jones Newswires

January 29, 2021 09:03 ET (14:03 GMT)