L'Amministratore Delegato di Telecom Italia (TIM) ha dichiarato venerdì di essere disponibile per un secondo mandato per supervisionare la rimodellazione della compagnia telefonica dopo la vendita della rete fissa nazionale al fondo statunitense KKR.

Alla domanda su come si vede nella primavera del 2024, quando terminerà il mandato del Consiglio di Amministrazione, Pietro Labriola ha detto alla televisione Class-CNBC che "avendo dato il via a questo progetto, sento il peso e la responsabilità di portarlo a termine".

"Ma non spetta a me scegliere. Do la mia disponibilità (per il lavoro)", ha aggiunto Labriola, che è stato nominato Amministratore Delegato nel gennaio dello scorso anno.

Il consiglio di amministrazione di TIM ha accettato domenica di vendere la sua preziosa rete fissa a KKR in un'operazione da 19 miliardi di euro (20,28 miliardi di dollari), un elemento chiave del piano di Labriola per rilanciare il gruppo, carico di debiti.

La vendita, la prima per un ex monopolio telefonico in un grande Paese europeo, è sostenuta dal governo conservatore guidato da Giorgia Meloni, ma è stata fortemente criticata da Vivendi, il principale azionista di TIM.

Il gruppo francese ha minacciato una sfida legale contro la decisione.

Labriola ha chiesto un maggiore dialogo tra gli azionisti di TIM per raggiungere una soluzione, poiché la vendita della rete "ridefinisce la strategia industriale del gruppo e ha un impatto sulla strategia delle telecomunicazioni del Paese".

"Tutti hanno il diritto di dare indicazioni... ma dobbiamo aprirci sempre di più al dialogo ed evitare di trasformare tutto in uno scontro", ha detto, quando gli è stato chiesto se i rapporti con Vivendi fossero "cordiali".

Labriola ha aggiunto che in qualità di Amministratore Delegato è disponibile a discutere tutte le posizioni, e che deve anche rispettare le opinioni di tutti gli azionisti e non solo di alcuni.

(1 dollaro = 0,9370 euro) (Servizio di Elvira Pollina, scrittura di Giulia Segreti, editing di Gianluca Semeraro)