ROMA (MF-NW)--Un nuovo giocatore è entrato ufficialmente in campo nella partita per la rete Tim. Si tratta delle fondazioni di origine bancaria, schierate ieri dal presidente della Compagnia di San Paolo e dell'Acri, Francesco Profumo. «Le fondazioni sono molto interessate all'operazione, che è un'operazione Paese. C'è massima attenzione perché la rete di Tim è uno degli asset più importanti per la modernizzazione dell'Italia», ha commentato a margine della Giornata del Risparmio.

Un interesse reale, scrive MF-Milano Finanza, che si potrebbe concretizzare con un ingresso delle fondazioni all'interno del fondo infrastrutturale che F2i sta costruendo per entrare a fianco di Kkr e Tesoro con una quota vicina al 10%. «Abbiamo fatto una prima riunione di tipo tecnico, abbiamo istituito un gruppo di lavoro e siamo in attesa di indicazioni. Siamo partiti dalla proposta Kkr, l'obiettivo è quello di arrivare a un punto entro fine novembre», ha aggiunto Profumo. Il presidente di Acri non si è sbilanciato invece sulla somma che potrebbe essere impegnata: «Non abbiamo ancora parlato di numeri perché non ci sono ancora gli elementi. Il percorso è complicato». Inevitabile che essendo l'offerta avanzata da Kkr per la rete senza earn out tra i 20 e i 21 miliardi, l'equity da raccogliere per rilevare il 10% sarebbe di almeno un miliardo.

Gli investitori hanno apprezzato l'impegno di Profumo: il titolo Tim ha guadagnato lo 0,99% chiudendo intorno ai 24,5 centesimi di euro. Il tempismo della discesa in campo delle fondazioni non appare casuale. L'uscita arriva a pochi giorni dalla doppia convocazione del cda di Tim in programma venerdì 3 e domenica 5 novembre, con un'ulteriore seduta informale prevista per sabato, che dovrebbe decidere sull'offerta vincolante per la rete e sulla proposta non vincolante per Sparkle avanzata da Kkr con il sostegno del Tesoro e dopo che il weekend si è movimentato con l'ingresso nella partita di Merlyn, il fondo di Alessandro Barnaba, con il piano alternativo TimValue preparato insieme all'ex dirigente Tim Stefano Siragusa. Diversi osservatori leggono la dichiarazione di Profumo come un segnale politico dell'impegno del «sistema Paese» nel proseguire sulla strada indicata dal governo come l'unica possibile.

Tuttavia in vista del board che dovrebbe accettare l'offerta rimangono punti interrogativi ancora irrisolti. Se il piano di Barnaba e Siragusa non sembra rappresentare un'alternativa concreta, d'altra parte potrebbe fornire un assist per una parte dei consiglieri per prendere tempo. Sul cda incombe la minaccia di Vivendi di azioni di responsabilità in caso di mancato passaggio in assemblea straordinaria: una strada che regalerebbe di fatto il diritto di veto ai francesi e che per questo appare improbabile. Lo scontro con il primo socio, quindi, sembra inevitabile al momento e questo potrebbe accendere la discussione nel board.

L'orientamento più probabile, in caso di offerta ritenuta adeguata, sembra essere la convocazione di un'assise ordinaria consultiva dove poi si andrebbe alla conta, anche se sarebbe presente un fronte di chi ritiene possibile decidere in autonomia, come dicono i pareri legali al cda. In questa incertezza la discussione per arrivare a una decisione, attesa domenica, potrebbe essere accesa, con un voto finale che non è scontato sia unanime. Tutti scenari, per ora, che testimoniano la delicatezza del momento.

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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

0108:43 nov 2023


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November 01, 2023 03:45 ET (07:45 GMT)