Un vecchio aforisma finanziario sostiene che durante una corsa all'oro, i venditori di pale e picconi generalmente ottengono risultati migliori dei cercatori. Applicato al vasto universo dell'Internet delle Cose, questo adagio rende Kontron un caso degno di nota. L'azienda è un attore europeo relativamente importante nel mondo dell'informatica industriale, che nel tempo si è focalizzato su hardware e software che permettono alle macchine di comunicare tra loro e interagire tramite la rete. In termini pratici, Kontron fornisce computer e soluzioni complesse per diverse industrie. L'azienda è in grado di realizzare l'infrastruttura di un servizio di soccorso d'emergenza, la tempistica di una rete ferroviaria, le apparecchiature mediche di un ospedale, il sistema di intrattenimento in volo di un aereo o persino l'illuminazione delle sale del Museo del Louvre.

Computer industriali di alta gamma in formato box PC della serie KBox C-104-TGL (Fonte Société, Foto Alexander Bernhard)

Una cessione salvifica

La Kontron del 2023 deriva dall'acquisizione dell'azienda originale da parte della società austriaca S&T. Questa operazione, avvenuta nel 2016, ha permesso all'acquirente di diversificare le sue competenze nell'informatica industriale, in particolare nei sistemi embedded. A sette anni da questa fusione, sono le attività di Kontron a prevalere, soprattutto perché S&T ha ceduto, l'anno scorso, la maggior parte del suo ramo di servizi informatici. Da qui la decisione di passare l'intero gruppo sotto il marchio Kontron, con l'etichetta di specialista dell'Internet delle Cose (IoT) per le industrie. Il riassetto è stato logicamente effettuato sulle attività più redditizie e dinamiche, contribuendo a creare l'immagine di un attore fortemente tecnologico, decisamente più attraente agli occhi degli investitori. L'operazione ha avuto anche il merito di mettere a tacere le voci secondo cui un hedge fund britannico ribassista avrebbe attaccato la società nel 2020, criticandone il management e l'affidabilità dei conti. Il gruppo è ora più facile da decifrare e la sua liquidità è ben fornita.

Dal punto di vista finanziario, c'è un prima e un dopo la cessione dei servizi informatici. L'azienda prevede di migliorare il suo margine di Ebitda, che negli ultimi esercizi ha raggiunto in media il 9%, fino al 13% entro il 2025. Nel frattempo, il fatturato dovrebbe passare da 1,1 miliardi di euro nel 2022 a 2 miliardi di euro nel 2025. Parte della crescita sarà interna - la dinamica è positiva nel settore dell'IoT - il resto verrà da acquisizioni rese possibili dalla solidità ritrovata del bilancio. Gli analisti ritengono che la dotazione di investimenti potrebbe raggiungere i 700 milioni di euro senza minacciare l'equilibrio del gruppo. Secondo le indiscrezioni, sono attualmente in fase di analisi due obiettivi importanti. Allo stesso tempo, la redditività è destinata ad aumentare, consentendo di raddoppiare l'utile netto in quattro anni, raggiungendo i 140 milioni di euro. Come sempre, le promesse vincolano solo chi le ascolta, ma lo sconto di Kontron rispetto ai suoi concorrenti è tale da far pendere la bilancia delle opportunità e dei rischi a suo favore.

Un piccolo attore, un grande supporto

La visibilità sull'attività è abbastanza solida. Il portafoglio ordini copre più di un anno di fatturato e la direzione assicura che il potenziale di nuovi contratti è considerevole. Kontron può anche contare su una relazione privilegiata con Ennocon Corporation, il suo principale azionista con il 26,6% del capitale. Il taiwanese non è altro che un’emanazione dell'impero Foxconn, ben noto per essere un importante subappaltatore di Apple. Questo forte sostegno contribuisce a mitigare una delle principali critiche mosse all'azienda: le sue dimensioni relativamente ridotte di fronte a una serie di giganti del settore, tra cui un'altra azienda taiwanese, Advantech, e la tedesca Siemens, per citarne solo due. Per il resto, se il management manterrà le sue promesse, Kontron ha qualità fondamentali interessanti: ottimi indici di valutazione, un dividendo interessante e un bilancio sano.