(Alliance News) - Gli indici azionari europei proseguono al rialzo giovedì, con i trading desk che attendono il rilascio di importanti indicatori economici degli USA, tra cui i dati sui prezzi alla produzione e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, previsti nel corso della giornata.

I dati potrebbero dare qualche ulteriore indizio sulla politica monetaria di Eccles Building, che i mercati attendo per un rialzo al giugno prezzandolo con probabilità di circa il 60%.

Sia la Fed che la BCE hanno segnalato che i tagli dei tassi di interesse potrebbero arrivare presto e gli investitori attualmente puntano alla prima riduzione per giugno. La maggior parte dei funzionari della BCE si concentra su quel mese come punto di partenza per i tagli dei tassi.

La BCE - secondo una buona parte degli analisti - dovrebbe ridurre i costi di finanziamento di circa un punto percentuale nel 2024.

Così, il FTSE Mib, sta avanzando dello 0,3% a 33.983,52, il Mid-Cap sta cedendo lo 0,1% a 46.954,44, lo Small-Cap sta avanzando con lo 0,5% a 27.759,36 e l'Italia Growth è in ribasso dello 0,3% a 8.042,00

In Europa, il FTSE 100 di Londra si muove in ribasso dello 0,1%, il DAX 40 di Francoforte avanza con lo 0,3%, mentre il CAC 40 di Parigi sta raccogliendo lo 0,8%.

Sul Mib, prosegue la buona seduta di Leonardo, che porta il prezzo al rialzo del 5,1% a EUR21,74, toccando il massimo a 52 settimane a quota EUR21,78 per azione.

Spinta anche su Telecom Italia, che porta il prezzo la rialzo del 4,4%, dopo lo 0,7% di verde della seduta precedente.

Forza anche su ERG, che si porta avanti del 2,8% a EUR24,58 per azione. La società ha comunicato mercoledì che il risultato netto di gruppo reported è stato pari a 179 milioni rispetto a quello di EUR379 milioni del 2022. Quello adjusted delle attività continue è pari a EUR226 milioni rispetto a EUR129 milioni del 2022. Il board ha proposto un dividendo pari a EUR1,00 per azione, confermando limporto dell'esercizio precedente.

Snam - in verde dello 0,7% - ha terminato il 2023 con un utile netto adjusted di EUR1,17 miliardi, in aumento dello 0,4% rispetto a EUR1,16 miliardi contabilizzati l'anno precedente. La company ha precisato che i positivi risultati della gestione operativa, unitamente alla solida performance delle società partecipate, sono stati in parte controbilanciati dall'aumento degli oneri finanziari e dalle imposte sul reddito. L'utile netto contabile è stato pari a EUR1,14 miliardi.

Nelle retrovie, Azimut Holding sta lasciando sul parterre lo 0,9%, con nuovo prezzo a EUR24,83, dopo due sedute chiuse in rialzo.

Cede il passo anche Banca Monte dei Paschi, in rosso dell'1,0% dopo lo 0,7% di verde della seduta precedente.

Sul segmento cadetto, ancora spinta su De'Longhi, che avanza bene beneficiando dei buoni conti presentati qualche giorno fa. Il titolo - che avanza dell'1,3% - punta così alla quarta seduta da chiudere fra i rialzisti.

OVS sta invece portando l'asticella al rialzo del 3,7%, con prezzo a EUR2,33, proseguendo regolarmente con il programma di buyback. Da ultimo, ha comunicato che lunedì di aver ha acquistato azioni ordinarie proprie - tra il 4 e l'8 marzo - per un controvalore complessivo di EUR1,8 milioni.

Il consiglio di amministrazione di MARR - in verde del 4,4% - mercoledì ha approvato oggi il bilancio d'esercizio 2023, registrando un risultato netto consolidato di EUR47,1 milioni che si confronta con EUR26,6 milioni del 2022, che "risente di maggiori oneri finanziari netti per EUR9,7 milioni per effetto dell'aumento del costo del denaro a partire dalla seconda metà del 2022", scrive la società nella nota. Il board ha proposto un dividendo lordo di EUR0,60 per azione rispetto a EUR0,38 dell'esercizio precedente.

Salcef sta invece cedendo il 2,0%, con nuovo prezzo a EUR21,95 per azione, dopo lo 0,2% di contrazione della seduta precedente.

Reply - in flessione del 2,0% - ha fatto sapere mercoledì di aver approvato i risultati dell'esercizio 2023, chiuso con un utile di EUR186,7 milioni, in calo da EUR191,0 milioni al 31 dicembre 2022.

Digital Value sta invece cedendo l'1,3%, con prezzo a EUR54,90 per azione, facendo seguito alla flessione della vigilia con l'1,2%.

Nota negativa e retrovie anche per Italmobiliare, che segna un meno 0,9% dopo due sedute rialziste.

Il consiglio di amministrazione - in calo del 4,2% - ha approvato i risultati relativi ai primi nove mesi chiusi il 31 gennaio, riportando un utile pari a EUR64,9 milioni, in lieve flessione del 3,6% su base annuale. I ricavi sono stati pari a EUR2,39 miliardi, con un delta di crescita superiore al 10%.

Sullo Small-Cap, testa del listino per Digital Bros, che segna un più 11%. La company ha fatto sapere che il consiglio di amministrazione ha approvato la relazione finanziaria semestrale abbreviata al 31 dicembre, riportando per i primi sei mesi dell'esercizio una perdita di EUR6,4 milioni rispetto all'utile di EUR11,0 milioni del primo semestre dell'anno precedente. Tale perdita, si legge nel comunicato, "sarà recuperata nel corso del secondo semestre dell'esercizio".

Caleffi avanza invece del 3,8%, rialzando la testa dopo tre sedute in negativo e portando il prezzo a EUR0,93.

Fra le PMI, forza su ALA, che segna un più 3,4% a EUR18,40 per azione dopo l'1,9% di rosso della vigilia.

Fervi avanza invece del 3,3%, con nuovo prezzo a EUR15,80 per azione. Il titolo, nel 2024, sta marcando un passivo di circa l'11%.

Bellini Nautica sta avanzando del 3,0%, dopo due sedute concluse fra i ribassisti.

Cede il passo Iervolino & Lady Bacardi, che si contrae del 3,2% riportando il prezzo in area EUR0,60.

Espe sta invece cedendo il 2,1%, interrompendo un trend ascendente durato ben dieci sessioni.

A New York, il Dow ha raccolto lo 0,1%, il Nasdaq ha ceduto lo 0,5%, mentre l'S&P 500 ha chiuso in contrazione dello 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0937 contro USD1,9043 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì, mentre la sterlina vale USD1,2810 da USD1,2794 di mercoledì sera.

Il Brent vale USD84,57 al barile contro USD83,69 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.170,60 l'oncia da USD2.177,75 l'oncia di mercoledì sera.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 1330 CET sono attesi l'indice dei prezzi alla produzione USA, i dati sulle vendite al dettaglio e sulle richieste di disoccupazione continua.

Alle 1330 CET in Canada vengono pubblicate le vendite del settore manifatturiero e alle 1445 CET il conto corrente tedesco non destagionalizzato.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

Commenti e domande a redazione@alliancenews.com

Copyright 2024 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.