(Alliance News) - I mercati azionari europei si avviano verso un'apertura in ribasso giovedì, facendo un passo indietro rispetto alla sessione precedente, mentre gli investitori valutano l'ultima decisione di politica monetaria della Federal Reserve e i dati sull'inflazione negli Stati Uniti.

La Fed ha previsto un solo taglio dei tassi d'interesse quest'anno, rispetto alle tre riduzioni previste nella riunione di marzo. Tuttavia, il dot-plot indica un percorso di allentamento più aggressivo per il 2025, con quattro tagli dei tassi per un totale di un punto percentuale.

Il FTSE Mib - dopo avere chiuso in rialzo dell'1,4% a 34.358,83 ieri sera - sta segnando un calo di 80,00 punti.

Ieri sera, il Mid-Cap è salito dell'1,5% a 47.984,13, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,7% a 29.128,99 e l'Italia Growth ha registrato un aumento dello 0,2% a 8.121,43.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo 39,20 punti, il CAC 40 di Parigi sta cedendo 25,90 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte sta cedendo 50,00 punti.

Mercoledì, fra i numerosi bancari in rialzo, anche Banca Mediolanum, che ha chiuso la seduta di metà settimana con un rialzo del 2,8%.

Si sono interrotte le trattative tra Leonardo - in calo dell'1,9% - e il gruppo franco-tedesco KNDS, che da sei mesi cercavano di finalizzare un'alleanza per la produzione di carri armati e veicoli blindati per la fanteria, come previsto dalla lettera d'intenti firmata il 13 dicembre scorso.

Martedì pomeriggio, KNDS, tramite una dichiarazione del CEO, Frank Haun, ha comunicato lo stop alle trattative, poi confermato da Leonardo.

L'obiettivo dell'alleanza era principalmente la partecipazione di Leonardo alla realizzazione dei futuri carri armati Leopard 2A8, attualmente prodotti dalle aziende controllate da KNDS - soprattutto la tedesca Krauss-Maffei Wegmann e la francese Nexter, che produce i carri Leclerc -, da offrire nella gara indetta dall'Esercito italiano per sostituire i vecchi Ariete di Oto Melara. Una commessa potenzialmente del valore di EUR8 miliardi.

Eni - in rosso dello 0,3% - mercoledì ha annunciato il completamento con successo del collocamento di una quota del 10% del capitale sociale di Saipem - che è salita dell'1,8% - a EUR1,970 per azione, per un controvalore totale pari a circa EUR393 milioni.

A seguito del collocamento, avvenuto attraverso un processo di accelerated bookbuilding rivolto a investitori istituzionali, Eni detiene poco meno di 423 milioni di azioni azioni di Saipem che rappresentano circa il 21,19% del capitale sociale. Di queste, il 12,50% del capitale sociale, apportate al patto parasociale con CDP Equity.

STMicroelectronics col 3,3%, Ferrari col 3,0% e A2A col 2,9% hanno guidato i rialzi del principale paniere meneghino.

Sul Mid-Cap, Banca Ifis ha chiuso su dell'1,8%, virando in rialzo dopo due sedute ribassiste.

Per Intercos, il guadagno è stato del 3,0% dopo il 3,7% di calo di martedì, interrompendo così una striscia di quattro sedute di fila bearish.

Fincantieri - in calo dell'1,1% - ha fatto sapere martedì che il consiglio di amministrazione ha deliberato di esercitare la delega conferita dall'assemblea straordinaria riguardante l'aumento di capitale sociale per un importo massimo di EUR500,0 milioni.

Sullo Small-Cap, Conafi è salito dello 0,9%, in scia al guadagno della vigilia del 2,2%, con il rialzo mensile che si porta a quasi il 16% circa.

Forza anche su Garofalo Health Care, che si è portato su del 2,6% a EUR5,54 per azione dopo il 2,5% di rosso della vigilia.

doValue - giù dell'1,9% - ha comunicato martedì che l'Alta Corte di Giustizia di Madrid si è pronunciata a suo favore, respingendo il tentativo di Altamira Asset Management Holding SL di annullare una precedente decisione che le imponeva di effettuare un pagamento a favore di doValue relativo a un tax claim. Grazie a questa decisione, il gruppo doValue registrerà un provento finanziario di EUR22,7 milioni, si legge nella nota della società, che avrà un impatto positivo sull'utile netto del primo semestre di circa EUR0,28 per azione.

Fra i ribassisti, minoranza del listino, EPH ha perso il 18% e Unieuro ha ceduto l'1,1%, alla sua terza seduta ribassista consecutiva. Da menzionare che Citadel Advisors ha alzato lo short sul titolo allo 0,50% dallo 0,49% precedente.

Mondo TV - in calo dell'1,1% a EUR0,1964 - ha comunicato di aver siglato un nuovo accordo di licensing e merchandising per MeteoHeroes con Thekom, Soluzioni per Comunicare. Il contratto durerà fino a giugno del 2026 e coprirà ITalia, Canton Ticino, San Marino e Vaticano. Inoltre, non è previsto alcun pagamento se non quello delle royalties sulle vendite, ancora da concordare tra le due società.

Fra le PMI, IDNTT è salita del 2,6%, virando al rialzo dopo due sedute in contrazione. La società ha sottoscritto un aumento di capitale sociale da EUR120.000 della società C41 che le consente di detenere una partecipazione del 10% della target.

Sulla base degli accordi sottoscritti tra le parti, IDNTT detiene, inoltre, un'opzione di acquisto di un ulteriore 41%, che potrà esercitare facoltativamente sulla base delle proprie valutazioni entro 90 giorni dall'approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2025, e che le consentirà di arrivare a detenere il 51% del capitale sociale di C41.

Circle - in rialzo dell'1,5% - ha comunicato martedì sera che il board ha deliberato di sottoporre alla prossima assemblea degli azionisti, convocata per il 27 giugno, in sede straordinaria, una proposta di aumento del capitale sociale a pagamento per massimi EUR4,0 milioni.

Relatech - in calo dello 0,5% - ha fatto sapere mercoledì che il consiglio di amministrazione della società ha esaminato il portafoglio ordini al 31 maggio e ha approvato il bilancio ESG 2023. Gli ordini del gruppo a livello consolidato si attestano ad EUR28 milioni circa, per la quota di competenza dell'anno in corso, in calo del 3% rispetto al backlog del 31 maggio 2023 che era pari a EUR29 milioni.

A New York, il Dow ha chiuso in ribasso dello 0,1%, il Nasdaq è avanzato dell'1,5%, mentre l'S&P 500 è avanzato dello 0,9%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha segnato un rosso dello 0,4%, l'Hang Seng avanza dello 0,4%, mentre lo Shanghai Composite sta segnando un meno 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0840 da USD1,0845 di ieri in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2779 da USD1,2837 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent si quota a USD82,20 al barile da USD82,70 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro scambia invece a USD2.311,78 l'oncia da USD2.323,17 di martedì sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede alle 1000 CEST i dati trimestrali sulla disoccupazione in Italia.

De Guindos e Lane della BCE parleranno alle 1100 CEST, alla stessa ora in cui verranno resi noti i dati sulla produzione industriale dell'Eurozona. Appena 10 minuti più tardi, si terranno le aste di BTP a tre, sette, 15 e 30 anni.

Nel pomeriggio, spazio ai prezzi alla produzione e alle jobless claims degli USA, alle 1430 CEST, un'ora prima del discorso di Schnabel della BCE, mentre si terranno aste di T-Note a quattro e otto settimane alle 1730 CEST e a 30 anni alle 1900 CEST. Il bilancio della Fed verrà reso noto alle 2230 CEST.

Tra le società di Piazza Affari, sono attesi i conti di Compagnia dei Caraibi e di Eligo.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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