L'inibizione della proteina target ANGPTL4 abbassa i livelli di trigliceridi e glucosio nel sangue, secondo un nuovo studio condotto da Lipigon e dai suoi partner olandesi. Il trattamento mirato del fegato evita gli effetti collaterali noti che potrebbero altrimenti verificarsi se venisse trattato l'intero organismo. Lo studio, pubblicato nel Journal of Lipid Research, mostra che il silenziamento di ANGPTL4, la proteina bersaglio del candidato farmaco più avanzato di Lipigon, Lipisense, abbassa i livelli di trigliceridi e glucosio nel sangue in un modello murino.

Inoltre, gli animali sono stati protetti dall'obesità e dal fegato grasso. I risultati hanno confermato ciò che ci si aspettava in base ai dati genetici degli esseri umani. Lo studio ha utilizzato un oligonucleotide antisenso, ASO, per silenziare la proteina target.

Un ASO è una breve sequenza di DNA/RNA che si lega in modo complementare all'mRNA di un gene e impedisce alle cellule di produrre la proteina. Il candidato farmaco Lipisense di Lipigons è lo stesso tipo di ASO che ha come bersaglio l'ANGPTL4 umano. Lo studio dimostra anche che il rischio di effetti collaterali linfatici è evitato dal fatto che Lipisense è mirato e assorbito principalmente nel fegato.

Studi precedenti hanno dimostrato che gli effetti collaterali linfatici possono essere un problema se l'ANGPTL4 viene eliminato in tutto il corpo. Sander Kersten è uno dei principali ricercatori europei di metabolismo molecolare e consulente scientifico di Lipigon. La proteina target dello studio, ANGPTL4, è un inibitore dell'enzima di scissione dei lipidi, la lipoproteina lipasi (LPL).

La LPL è essenziale per la regolazione del grasso nel sangue, dove la sua funzione principale è quella di scomporre i trigliceridi nel sangue. Impedendo la produzione di ANGPTL4 da parte dell'organismo, l'attività della lipoproteina lipasi aumenta e i grassi nel sangue diminuiscono. Dopo quattro iniezioni di ANGPTL4-ASO, i livelli di ANGPTL4 sono stati inibiti, determinando un aumento dei livelli di LPL e una diminuzione dei livelli di trigliceridi e glucosio nel sangue.

I ricercatori hanno anche misurato una riduzione del colesterolo totale, una riduzione del colesterolo LDL, una riduzione dell'amiloide A nel siero, un marcatore dell'infiammazione, e una riduzione dei livelli di trigliceridi nel fegato. Non hanno riscontrato differenze significative nell'enzima epatico alanina aminotransferasi plasmatica, suggerendo che Lipisense è ben tollerato negli animali. Questi effetti riflettono quelli visti in precedenza negli esseri umani con alterazioni del gene ANGPTL4, che è associato a un rapporto vita-fianchi ridotto, a un rischio ridotto di diabete di tipo 2 e di malattia coronarica.