L'autorità britannica di vigilanza sui mercati giovedì ha definito le regole finali per il più grande cambiamento nelle modalità di quotazione delle società alla Borsa di Londra in tre decenni, nel tentativo di competere più duramente con New York e l'Unione Europea dopo la Brexit.

La Financial Conduct Authority (FCA) ha dichiarato che le regole sono in gran parte invariate rispetto alle proposte presentate lo scorso dicembre, che hanno diviso l'opinione pubblica.

Esse uniscono gli attuali due livelli standard e i segmenti di quotazione premium, più onerosi, a partire dal 29 luglio, un periodo molto breve in quanto le aziende hanno solitamente molti mesi per prepararsi.

Le regole mirano ad attrarre una gamma più ampia di quotazioni riducendo la burocrazia e dando alle aziende l'onere di decidere quali informazioni divulgare ai potenziali investitori.

Inoltre, eliminano l'obbligo per le società di richiedere il voto degli azionisti sulle transazioni significative, ad eccezione delle acquisizioni inverse e di qualsiasi cancellazione di una quotazione.

Il Ministero delle Finanze britannico aveva richiesto le modifiche per contribuire a rafforzare la competitività di Londra come centro finanziario globale, dal momento che Amsterdam, Parigi e altri Paesi dell'Unione Europea - che ha già alleggerito le sue regole di quotazione - competono con Londra a causa della Brexit, che entrerà in vigore dal gennaio 2021.

La Gran Bretagna non è riuscita a convincere Arm Holdings, designer britannico di chip, a quotarsi a Londra piuttosto che a New York.

Il rivenditore di fast fashion Shein, nel frattempo, ha avviato il processo per una quotazione a Londra.

"Queste nuove regole rappresentano un primo passo significativo per rinvigorire i nostri mercati dei capitali, per allineare il Regno Unito alle controparti internazionali e per garantire che attiriamo le aziende più innovative a quotarsi qui", ha dichiarato Rachel Reeves, Ministro delle Finanze britannico nel nuovo Governo laburista eletto la scorsa settimana.

I fondatori o i direttori di una società possono avere diritti di voto doppi o rafforzati per un periodo illimitato, un passo che mira ad attrarre un maggior numero di aziende in crescita i cui fondatori vogliono mantenere il controllo dopo la quotazione.

La FCA ha anche deciso di consentire agli investitori istituzionali pre-IPO di avere diritti di voto potenziati per un massimo di 10 anni.

La Borsa di Londra ha dichiarato che la sua pipeline di quotazioni si stava accumulando in previsione delle riforme.

Julia Hoggett, CEO di LSE plc, ha dichiarato che il cambiamento garantirà alle società quotate nel Regno Unito di beneficiare di "un regime di quotazione che supporta meglio le loro ambizioni di crescita, aumenta le opportunità di investimento per gli investitori britannici e sostiene l'economia del Regno Unito".

La FCA, tuttavia, ha affermato che l'alleggerimento delle regole non sarà sufficiente da solo a far sì che le società si quotino a Londra, e che il fatto di affidarsi maggiormente alle società per la divulgazione delle informazioni comporta dei rischi, facendo eco alle preoccupazioni dei gruppi di azionisti circa l'indebolimento degli standard. (Relazione di Huw Jones; redazione di Barbara Lewis)