La lettera è uno dei primi sforzi conosciuti da parte degli sviluppatori che si uniscono per respingere la rivolta dilagante degli acquirenti di case, che hanno minacciato di smettere di pagare i mutui su centinaia di progetti abitativi incompiuti.

Una crescente crisi del debito nel settore immobiliare ha portato a numerose insolvenze da parte degli sviluppatori in seguito alle mosse del governo per ridurre la leva finanziaria del settore, portando allo stallo dei progetti e aumentando i rischi di instabilità sociale.

In una lettera al governo locale di Hefei datata 2 agosto, gli sviluppatori hanno affermato che è diventata una norma per i clienti protestare durante la consegna delle case, o anche nelle fasi precedenti, quando viene lanciato un nuovo sviluppo.

Gli sviluppatori hanno detto che le proteste includono la richiesta di modifiche agli aspetti o al design dell'intero sviluppo, secondo i loro gusti, il rifiuto di pagare le tasse di servizio e la richiesta di enormi risarcimenti in caso di piccoli problemi con la qualità delle case.

"Gli sviluppatori immobiliari ora non solo devono affrontare la loro pressione interna, ma anche le lamentele e le proteste irragionevoli di alcuni acquirenti di case", si legge nella lettera.

Hanno esortato il governo locale a reprimere questo tipo di "proteste professionali", a vietare i post irragionevoli su Internet e a punire i "self-media" che hanno pubblicato rapporti falsi.

"Il Governo dovrebbe considerare attentamente la domanda degli acquirenti di case; (se) c'è qualche inclinazione (nelle misure), porterà ad un effetto a catena e scatenerà un gran numero di proteste illegali, con conseguente aumento del conflitto sociale".

Uno degli sviluppatori, che ha parlato in condizione di anonimato a causa della sensibilità della questione, ha detto a Reuters che le autorità locali sono intervenute dopo la lettera, tenendo incontri con i singoli sviluppatori e con i manifestanti.

La lettera mostrava i tagli aziendali, o timbri, di oltre 17 sviluppatori, tra cui le unità locali di aziende importanti come China Resources Land, sostenuta dallo Stato, e Longfor Group, con sede a Pechino.

China Resources Land, Longfor Group e il governo di Hefei non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento.

Nel tentativo di stabilizzare il crollo delle vendite nel settore immobiliare, che rappresenta un quarto dell'economia del Paese, i governi locali hanno lanciato centinaia di misure di stimolo, tra cui l'allentamento delle regole di acconto per l'acquisto di case e la riduzione dei tassi ipotecari.