MILANO (MF-DJ)--Non avveniva da anni che un assemblea Generali si preannunciasse tanto calda. La tensione che sta salendo intorno all'appuntamento fissato per il prossimo 29 aprile, che determinerà la nuova governance della prima assicurazione italiana, è degna delle migliori battaglie che si sono combattute a Trieste negli ultimi decenni e non manca di colpi di scena.
Come la mossa a sorpresa di Mediobanca che, scrive Milano Finanza, proprio per prepararsi all'assemblea di aprile, ha preso a prestito un pacchetto del 4,43% delle azioni del Leone da aggiungere al suo 12,82%, arrivando quindi al 17,25% (oltre all' l'1,14% di De Agostini anche se in vendita), utile a rafforzare le sue munizioni per la riconferma del group ceo, Philippe Donnet. Sull'altro lato del fronte, che chiede invece un cambio di rotta per Generali, il più attivo è stato senza dubbio Francesco Gaetano Caltagirone che ha continuato a comprare azioni della compagnia (oggi al 7,98%) finendo per chiamare in campo la Consob nel tentativo di depotenziare la lista che il consiglio di amministrazione uscente della compagnia sta mettendo a punto, proprio per la riconferma di Donnet.
Mediobanca S.p.A. figura tra i principali gruppi bancari italiani. I ricavi (al lordo delle operazioni infragruppo) per attività sono così dettagliati:
- banca al dettaglio (33,6%): vendita di prodotti e servizi bancari classici e specializzati (credito al consumo, finanziamenti immobiliari, ecc.) attraverso una rete di 253 agenzie con sede in Europa;
- gestione patrimoniale (24,6%);
- banca di investimento, finanziamento e merchant bank (21,3%): consulenza in fusioni-acquisizioni, finanziamenti strutturati, operazioni su azioni, ingegneria finanziaria, leasing, ecc.;
- gestione del portafoglio (13,9%): in particolare gestione del 13,25% di Assicurazioni Generali;
- altri (6,6%).
A fine giugno 2023, il gruppo gestisce 60,5 Mld EUR di depositi e 52,5 Mld EUR di crediti.
Il 89,7% dei ricavi è generato in Italia.